8 set 2008

Un albero di trenta piani - Baustelle ed Irene Grandi

Da un po' già li avevo adocchiati e allora sabato mi son portato a casa due album dei “Baustelle”: “La malavita” e “Amen”.
“La malavita” lo devo ancora liberare dal cellophane perchè, da quando ho appoggiato Amen sul platorello del cd player, non ne ha più voluto sapere di uscire. E' da 24 ore che è in repeat e non so per quanto tempo ancora ci resterà.
Volevo postare la canzone “Baudelaire” ma, andato su youtube, un'altra mi ha dirottato...

In questi giorni poi il molleggiato è tornato sotto i riflettori al festival di Venezia, ed allora un tributo l'autore se lo merita: lui ed il suo molleggio.






8 commenti:

Gianna ha detto...

Grazie silvano.Mi hai fatto cominciare bene la giornata nella "metropoli,dove la nevrosi è di moda..."
Un abbraccio affettuoso

Elsa ha detto...

grazie al cielo o ad altro non vivo in una metropoli :)))))
Non riuscirei a reggere i ritmi...ci vado per lavoro, ma non vedo l'ora di tornare a casa dal mio mare.
Amico novità da me ti aspettanoooooo

listener-mgneros ha detto...

celentano mi da un senso di bolo e non essendo un ruminante mi rintronano sulle gengive i detriti delle sue canzoni mischiate a vari acidi gastrici, diventa tutto impossibile, tranne sputare

il Russo ha detto...

Ascoltatelo bene la malavita, anche se non sono il mio genere ideale devo ammettere che é un lp geniale.

silvano ha detto...

@listener: un fernet? plasil? lavanda gastrica?
;D

listener-mgneros ha detto...

enteroclisma...ben modulato a me lui e il suo clan di hippies cattolici come spettatori
;o)

Pellescura ha detto...

I Baustelle a me non dispiacciono, trovo bellissima l'areoplano

Franco Zaio ha detto...

Amen sarà nlla mia top ten 2008. L'aeroplano mi strugge.