6 feb 2009

Non è giusto che la chiamiamo Eluana

Cazzo ormai lo dico un giorno sì e l’altro pure che mi vergogno di questo paese e della sua classe politica.
Eppure non si può tacere dinanzi allo spettacolo osceno di sciacallaggio intorno alla vicenda della Signora Englaro – non è giusto che la chiamiamo Eluana come fosse nostra sorella, Eluana la possono chiamare così solo suo padre ed i suoi cari.
Ora si è passato il limite ultimo, si sta procedendo con un cinismo politico senza precedenti sulla vita e sulla morte di questa persona.
Gli animali non sono così osceni né indegni.
Si rappresenta il bel paese come diviso in fazioni, chi per la morte e chi per la vita e così facendo veniamo tutti manipolati ed insultati nel profondo.
Nessuno tifa per la morte, e chi tifa per la vita viene a sua volta strumentalizzato ed espropriato della sua umanità, ridotto ad un soldatino da esibire nella conta finale tra le fazioni.
Qui non si tratta di Coppi e Bartali, né di Ok il prezzo è giusto.
Qui si tratta di persone, di carne, affetti, sentimenti, amori, vita morte.
Si sta calcolando, giocando una partita a scacchi per vedere chi resterà con il cerino in mano.
Nessuna assunzione di responsabilità da parte del Governo e la messa in grave imbarazzo della Presidenza della Repubblica, in altre parole un abile calcolo.
Come andrà a finire non lo so e non lo vorrei mai venire a sapere.
Una cosa è certa, da questa vicenda ne usciremo tutti umanamente più poveri e disillusi, sempre più soli ed appiattiti, indistinti e indistinguibili sino a trasformarci in un perfetto pubblico televisivo che guarda i drammi altrui ed i propri tra una nocciolina, una birra e un rutto.



15 commenti:

amatamari© ha detto...

Una riflessione che sottoscrivo in toto.
Grazie.

Maurizio Pratelli ha detto...

uno spettacolo indecente, tristissimo siamo un paese poverissimo.

Pellescura ha detto...

calcoli politici sulla pelle delle persone

indierocker ha detto...

si', ...ma, ci sono stati tre gradi di giudizio, no? basta, ognuno a casa e lasciamo in pace quei poveretti ...ma sopratutto hanno rotto questi baciapile che credono che l'italia sia un paese al servizio del vaticano...

silvano ha detto...

Lo so Indierocker che ci sono stati tre gradi di giudizio e che c'è una Costituzione e per fortuna anche un Presidente della Repubblica.

il Russo ha detto...

Un abbraccio fraterno caro Silvano e grazie a te: fa piacere sentirsi, diversi si, ma un pò meno soli in questa merda di italia che sembra l'anticamera del caos.

Anonimo ha detto...

Assolutamente una vergogna! E' il paese delle deportazione fascio-cattoliche. Da vomitare!

Marco

Elsa ha detto...

condivido ciò che hai scritto, Questa triste vicenda sta diventado un travaglio sappiamo bene a causa di chi... questa notte dopo il decreto, un disegno legge! Forse per fottere in maniera più elegante.
( paese strano il nostro)
Solo i familiari ed evito qualsiasi nome, hanno il diritto perchè hanno nell'anima e nel fisico il dolore...solo loro.
Elsa

Anonimo ha detto...

Concordo. Aggiungo che se fermeranno la famiglia Englaro lo Stato di Diritto sarà ufficialmente morto per cui in tali circostanze...

zefirina ha detto...

io non riesco a scrivere niente su questa vicenda, ho un certo pudore, mi fa arrabbiare tutto questo can can mediatico, forse se i media avessero osservato il silenzio si sarebbe risolto tutto prima.
Questi argomenti non vanno affrontanti nelle emergenze ma vanno discussi con calma e ponderati per bene

comunque porca miseria io vorrei essere lasciata morire in pace..l'ho scritto ovunque potrete usarlo nel caso!

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Io sono rimasto scioccato dal decreto.
Ero dispiaciuto per la Signora Englaro.
Ora che ho visto la reazione di Berlusconi ad un rifiuto da parte di Napolitano posso dirti una cosa:

sono cinicamente più preoccupato per la signora Italia che la signora Englaro.
La prima spero muoia perché non sta vivendo, la seconda speravo durasse ancora un pochino.

Blogger

Anonimo ha detto...

Sono convinto sostenitore del fatto che questa storia prima finisce e meglio è, per la famiglia, per la stessa ragazza e per tutti. La viuta di una persona sta diventando una cosa politica, e in mezzo questa persona diventa un oggetto per scagliarsi addosso l'uno contro l'altro. E magari vedi in mezzo a quelli che manifestano per mantenerla in vita anche chi ha detto "stavamo solo giocando" ai carabinieri che gli chiedevano come mai avevano dato fuoco a un senzatetto. E' ora di dire basta a ipocrisie, speculazioni e quant'altro, su questa storia deve calare il silenzio.

Nella ha detto...

Concordo pienamente con te Silvano.
Prima di ogni altra cosa io proporrei qualche giorno di silenzio,così per non rischiare di dire troppe stupidaggini.
Una sana astensione dalle fregnacce quotidiane che da un po fioccano a volontà.

Anonimo ha detto...

Da un pezzo mi tengo distante da quei carrozzoni, non li voto, nonli leggo, non li ascolto, non li considero. E questo è ciò che fa la gente civile nei paesi civili. Se dici qualcosa di serio vieni seriamente sascoltato, altrimenti vieni sarai semplicemente ignorato. Qui invece è tutto un proclama, tutta una piazzata, per ogni argomento, anche il più profondo dei dolori viene svilito e infangato. L'italia fa mediamente schifo, purtroppo, dal basso verso l'alto.

Vampiretta ha detto...

Io ho accuratamente evitato di scrivere in merito se non per richiamare al silenzio che si doveva al dolore di quella famiglia. Ma condivido quanto hai scritto. E purtroppo la storia non è ancora finito. Povero Beppino Englaro! -_-