E' da un paio di mesi che sono presente su blogger con mia soddisfazione. Mi sto divertendo, ho conosciuto parecchie persone. Mi sembra che la composizione sociologica del “popolo blogger” ricalchi la composizione della più ampia società. Anche se vedo che alcuni si ritengono, proprio per il fatto di avere un blog e di scrivere le loro cose sul web, un'avanguardia (a me pare proprio di no).
Ma c'è una cosa che non mi è piaciuta e che non mi piace e di cui alcuni sono vittima (io per primo): l'insopportabile senso di autoreferenzialità delle proprie opinioni per il semplice fatto di esprimerle in un luogo visibile a molti e, nell'immaginario, a tutti. E' il caso di scendere dal piedistallo e di tornare con i piedi per terra. E per farlo si consiglia la visione di un pezzo classico del cinema italiano. Per un ritorno alla realtà e tirarsela di meno!
Ma c'è una cosa che non mi è piaciuta e che non mi piace e di cui alcuni sono vittima (io per primo): l'insopportabile senso di autoreferenzialità delle proprie opinioni per il semplice fatto di esprimerle in un luogo visibile a molti e, nell'immaginario, a tutti. E' il caso di scendere dal piedistallo e di tornare con i piedi per terra. E per farlo si consiglia la visione di un pezzo classico del cinema italiano. Per un ritorno alla realtà e tirarsela di meno!
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fantozzi
3 commenti:
Ciao Silvano... Non conosco i dettagli o le circostanze che hanno dato l'input a questo post, ma sono d'accordo con te, la presupponenza "avanguardistica" e autoreferenziale di certi blog è proprio come la corazzata Potemkin: fa cagare ( Grande Fantozzi - Villaggio. Re Carlo ritorna dalla guerra...)... Liberi sempre.
A presto
Grazie Efisio della solidarietà!
Questo post nasceva da un episodio che ho letto su una biografia di De Andrè (ora sono in ufficio e non posso essere più preciso per quel che riguarda il titolo della stessa), dove Villaggio racconta la genesi del famoso episodio della corazzata Potemkin. Siamo nei primi anni sessanta a Sampierdarena, quartiere di Genova. Paolo e Fabrizio, super impegnati intellettuali di sinistra frequantavano un cineforum; a quel tempo dopo il film necessariamente seguiva il dibattito (riti un po' ridicoli della sx di quei tempi). Si spararono questo film, grande capolavoro ma anche pacco e poi durante il dibattito se ne stavano lì tutti accigliati con tutti i problemi del mondo sulle loro proprie spalle...Ad un certo punto il coordinatore del dibattito vide che tra il pubblico vi era un volto nuovo, allora gli diede il benvenuto e gli chiese l'opinione sul film. Tutti si voltarono, sempre seri ed accigliati verso questo, pronti a criticarlo ecc. ecc., e questo si alzò, si schiarì la voce, vinse l'imbarazzo e disse papale papale: "Secondo me la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca." Attimo di silenzio e poi risata generale e liberatoria. Aveva detto ciò che tutti pensavano ma che nessuno osava dire. Aveva con una battuta scoperto per sempre la differenza tra la serietà e la seriosità. Insomma non prendiamoci sempre maledettamente sul serio.
ciao, silvano.
ah ah ah! Grande citazione!!! Vero, tirarsela meno è un'ottima regola. Sia sul blog che nella vita reale...
Piacere di conoscerti!
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