Da quando si è insediato il nuovo Governo il Ministro Giulio Tremonti non ha tralasciato giornata per ribadire che la nuova Finanziaria sarà innovativa e, pur possente, non metterà le mani nelle tasche dei cittadini italiani.
Infatti il compagno Ministro recupererà i soldi che abbisognano allo sfasciato bilancio dello Stato con tagli nei servizi e tassando i grandi attori economici.
Banche e industria del petrolio sono nel mirino inesorabile del Che Giulio (non a caso un po' di demagogia non fa mai male, poiché le due citate categorie non sono ai massimi livelli della popolarità tra i cittadini italiani).
Il compagno omette poi di raccontare come andranno le cose.
Il taglio sui servizi si tradurrà in un semplice trasferimento di costi sui cittadini, con l'importante novità che la pressione fiscale non sarà più proporzionale al reddito ma uguale per tutti. In altre parole pagherà il ticket sanitario che sarà di , poniamo, 10 Euro sia l'operaio che guadagna 1000 euro mese, sia il dirigente che ne guadagna 5000.
La tassazione “proletaria e socialista” su banchieri e petrolieri verrà, come avviene sempre in economia da parte delle aziende, girata agli utenti.
Calcolate che questo giro di cassa ha dei costi intrinseci da parte degli operatori, che verranno ovviamente caricati pure essi sugli utenti.
Aggiungete il fatto che questo tipo di calcoli sono particolarmente complessi, quindi niente di più probabile che da parte degli operatori economici si colga l'occasione per fare anche un po' di profitto, magari mascherandolo nel complesso meccanismo di recupero.
Grazie compagno!
Infatti il compagno Ministro recupererà i soldi che abbisognano allo sfasciato bilancio dello Stato con tagli nei servizi e tassando i grandi attori economici.
Banche e industria del petrolio sono nel mirino inesorabile del Che Giulio (non a caso un po' di demagogia non fa mai male, poiché le due citate categorie non sono ai massimi livelli della popolarità tra i cittadini italiani).
Il compagno omette poi di raccontare come andranno le cose.
Il taglio sui servizi si tradurrà in un semplice trasferimento di costi sui cittadini, con l'importante novità che la pressione fiscale non sarà più proporzionale al reddito ma uguale per tutti. In altre parole pagherà il ticket sanitario che sarà di , poniamo, 10 Euro sia l'operaio che guadagna 1000 euro mese, sia il dirigente che ne guadagna 5000.
La tassazione “proletaria e socialista” su banchieri e petrolieri verrà, come avviene sempre in economia da parte delle aziende, girata agli utenti.
Calcolate che questo giro di cassa ha dei costi intrinseci da parte degli operatori, che verranno ovviamente caricati pure essi sugli utenti.
Aggiungete il fatto che questo tipo di calcoli sono particolarmente complessi, quindi niente di più probabile che da parte degli operatori economici si colga l'occasione per fare anche un po' di profitto, magari mascherandolo nel complesso meccanismo di recupero.
Grazie compagno!
8 commenti:
Il povero Giulio ci ha messo anni per studiare questa manovra e tu gliela bocci così? Sei crudele, Silvano. :-)
Ciao Luigi, oggi Scalfari nel suo consueto fondo domenicale su repubblica ha affibbiato un nuovo nomignolo a Tremonti: PRO DITTATORE.
Vero e crudele. Un colpo di stiletto al cuore.
ciao, silvano
Ma non era Superciuk Che rubava ai poveri per dare ai ricchi?
Cia'
@efisio: magie del libero mercato.
I più insigni economisti mondiali spiegano con tanto di prospettive calcolate e di previsioni di crescita (ma quale crescita?) che il sistema fiscale che il "geniale" lacchè di Berlusconi vuole introdurre è un suicidio collettivo, sia per le casse dello stato che per quelle dei cittadini. Se risanare il bilancio fosse così semplice, non pensa questo emerito cialtrone che già altri lo avrebbero attuto? Ma io credo che il cialtrone sappia benissimo cosa sta facendo, perchè è lo stesso obiettivo della precedente legislatura fascista: trasferire più ricchezza possibile nelle mani dell'imprenditoria così da tenerci appesi a un gancio instabile e alla loro completa mercè. Il primo effetto di questa manovrà si tradurrà, come già accaduto in passato, in una grave inflessione della crescita del PIL, con addirittura il rischio di una recessione per un terribile calo dei consumi. Le finanziarie inizieranno a negoziare il debito, immettendo tali titoli sul mercato scambiandoli come moneta, con l'ovvia accelerazione inflazionaria del potere d'acquisto; mentre il mercato inizierà a scendere, la catena colpirà duramente i mutui a tasso variabile, riducendo sul lastrico intere famiglie, con un effetto a valanga sulle banche, che non potendo recuperare i crediti, inizieranno ad accusare il colpo come già accaduto negli USA (ma nessuno si rende conto che Bush e Berlusconi attuano la stessa politica?), con effetti devastanti sull'economia. E' quello che si chiama "cane che si morde la coda". La differenza sostanziale è che gli USA hanno una solida economia sulla quale cadere morbidamente, mentre l'Italia dipende in tutto e per tutto dalle nazioni estere perfino per le più comuni materie prime, oltre a un debito estero non indifferente. Allora si faranno vivi gli speculatori, che approfittando della continua discesa del mercato inizieranno ad accumulare partecipazioni azionarie per pochi spiccioli. A questo punto è pronto uno scenario simile a quello che ha vissuto, e ancora ne subisce le conseguenze, l'Argentina...
@Cesco: non sono un economista, ma quello che dici temo non sia troppo lontano dalla realtà. L'unica cosa che mi rincuora è che noi non abbiamo più la lira ma l'euro. Giochini di svalutazioni e stampa di moneta non ne possono fare, ragion per cui all'Argentina forse non arriveremo. Per quel che riguarda gli USA più che di economia si tratta che con l'esercito che hanno: chi glielo va a chiedere di saldare i debiti?
Saranno anni molto duri e ne usciremo anche più poveri di come siamo adesso.
Buona visione della partita e incrociamo le dita!
Ciao Silvano ... notte
Posta un commento