5 set 2010

I precari della scuola e la solidarietà pelosa

Se c’è una formula del politichese che mi manda in bestia è quando qualcuno, come il ministro Gelmini esprime ipocritamente, con la faccina da santerellina compunta, agli insegnanti precari la propria “solidarietà”. La solidarietà non ha mai sfamato neppure il canarino di casa. Se non li vuoi assumere, non assumerli, ma almeno rispettali e non prenderli per i fondelli.
Vittorio Zucconi

3 commenti:

il Russo ha detto...

Sono andato insieme a Gap e a Luz a portare la nostra solidarietà una settimana fa ai precari in sciopero della fame davanti a palazzo Chigi, una di essi è stata ricoverata un paio di giorni dopo per i malori derivanti da tutto ciò.
L'ascoltare le parole dell'indegna ministra m'ha fatto salire il sangue alla testa: qua non siamo solo più di fronte a un evidente caso di incapacità, bensì di fronte a un caso di disumanità allo stato puro.

Ernest ha detto...

Tipico stile da regime, colpisce e dice che protegge...

Juliet ha detto...

Esatto.
Non sanno nemmeno se lavoreranno e si permette pure di illuderli, che stronza.
Poi dice che i precari esistono perché i posti disponibili sono inferiori alle persone in cerca di lavoro. MA CAZZO!