22 set 2010

Il nuovo piano industriale di Unicredit


Non sono tra quelli che piangono per Profumo, non me ne importa nulla, ha spalle larghe e soldi da seppellire mezzo paese e poi nel suo genere è anche uno in gamba.
Quello che fa paura è vedere l'avidità della Lega, vedere il sindaco di Verona (ma che cazzo c'entra con una banca di livello internazionale il sindaco di Verona?!) che fa proclami sulle strategie bancarie da seguire per il futuro.
Preoccupante per tutti gli italiani deve essere questo miscuglio mostruoso di ingordigia e incapacità che la Lega ha messo in campo per il controllo e l'uso e consumo di Unicredit.

8 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Oramai gli intrecci che si stqanno formando sono sempre più inquietanti e questi ultimi avvenimenti lo testimoniano

zefirina ha detto...

non capendo un accidente di finanza a me il nome Profumo mi fa ripensare allo scandalo inglese degli anni '60

Alberto ha detto...

Ho seguito con grande tristezza quest'ennesima vicenda all'italiana. Ritengo che Profumo sia uno dei pochi banchieri indipendente dai vari giochi politici di quest'italianetta. Dietro la lega in questo caso vedo l'operato dell' omnipresente Geronzi e della sua insaziabile ingordigia, per permettere a Generali di acquisire Mediobanca.
Peccato.

Gap ha detto...

Siamo l'unico paese che lascia in mani irresponsabili e straniere una delle più grosse banche del paese.

Joyello ha detto...

Oddio, Tosi me lo son perso. Me lo perdo sempre, se posso. :-)

Ernest ha detto...

la foto è presa dal consiglio dei ministri?!?!?

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Per Tosi ho solo una parola: pirla! Cioè, dico, uno che come leghista difende il territorio, urla contro i libici, senza rendersi minimamente conto che con le sue farneticanti dichiarazioni sta anch'egli complottando per dare maggiore peso e potere a tedeschi elibici, che, come ormai praticamente certo, erano della partita per far fuori Profumo. Grandissio pirla, complimenti!

Anonimo ha detto...

Anche io mi sono chiesta cosa ci stesse a fare il nome di Tosi in mezzo alla vicenda. Beh la lega aveva bisogno di un mastino, visto che capo Bossi non fà più paura a una mosca, e l'ha trovato! Qualunque cosa gli dicano i padani lui la dichiara. Ma va mastino del c.......o! francesca