3 set 2010

Rotterdam Blues - Humbol Van Pel


Il quadro di Humbol Van Pel, mi ha fatto ricordare il mio primo ascolto o uno dei miei primi ascolti di musica jazz effettuato a casa di un caro amico.
Si trattava di un disco di Brubeck e Mulligan registrato dal vivo "We're all together again for the first time". Tra i pezzi una incredibile ed infinita "Take Five" e "Rotterdam Blues". Quel primo disco ha sempre mantenuto qualcosa di magico e per non rompere la magia del ricordo non l'ho mai comprato nè più volutamente riascoltato.
Il quadro me l'ha fatto ricordare dopo tanti anni: quella Rotterdam quasi notturna, quel canale sorpreso al calar della sera, già buio mentre il cielo ancora riflette le ultime luci concilia ricordi e riflessioni.



6 commenti:

Anonimo ha detto...

Brubeck, Mulligan, Desmond.
Tutti bravi ma... col jazz c'entrano poco. Sono Bianchi. Fanno una musica "jazzata", tutt'al più.
Altrimenti sarebbe come dire che John Mayall suona il Blues e i Pitura Freska il Reggae.
:-)

Jo

silvano ha detto...

Bill Evans non era jazz? E Jarrett? Stan Getz? Carla Bley? Steve Swallow? Petrucciani? Haden? Fresu? Rava? Bollani? Steve Lacy? Gil Evans? E Mingus che era meticcio? E Corea? e...posso continuare all'infinito a richiesta.
;)

GianniRock ha detto...

Sai una cosa Silvano? Fai bene a non voler riascoltare più il pezzo. Certe magie diventano tali perchè sono arrivate da sole e non a comando. Sono stato deluso più di una volta, da riascolti postumi. Quindi in questi casi, teniamoci il ricordo...

Harmonica ha detto...

Anonimo,ancora con la polemica sul jazz bianco e/o nero ?
Anche il mio battesimo col Jazz è stato con Gerry Mulligan, "My Funny Valentine".

listener-mgneros ha detto...

in effetti quando ho avuto la fortuna di vedere Chet Baker dal vivo ho pensato di essere ad un concerto metal....mavaffa...a certi distinguo.

Fausto Leali ha detto...

Ci sono sempre sensazioni particolari, legate ai primi ascolti di dischi o canzoni che hanno avuto passaggi speciali nella nostra vita.
Forse bisognerebbe fare proprio così, non comprarli, non procurarceli, non mettere da parte nulla se non il ricordo accompagnato a quelle emozioni.
E invece non ce la facciamo.. e quei dischi eccoli tutti lì sullo scaffale e noi a rimetterli su qualche volta, a caccia, senza riuscire a ritrovarle mai, di quelle emozioni perdute..