Dire qualcosa sul dolore e sulla disperazione è sempre difficile.
Dire qualcosa su una tragedia di proporzioni bibliche, come quella di Haiti, cui stiamo assistendo tramite i media forse è impossibile.
Il dolore non ha nulla di mistico come molti credono e non ha nemmeno un senso a parte che la sofferenza umana non conosce limiti geografici o di pelle.
L'affannarsi a spiegarlo, capirlo è un tentativo tanto umano quanto inutile di consolarsi.
Restano la solidarietà ed il tentativo di condividerlo, sia pure a distanza ed in modo molto attenuato, nella speranza illusoria di consumarlo per una qualche misteriosa via per alleggerirne del peso le vittime dirette e perchè non giunga reale sino a noi.
Vedi anche il bell'articolo di Massimo Gramellini su La Stampa.
Dire qualcosa su una tragedia di proporzioni bibliche, come quella di Haiti, cui stiamo assistendo tramite i media forse è impossibile.
Il dolore non ha nulla di mistico come molti credono e non ha nemmeno un senso a parte che la sofferenza umana non conosce limiti geografici o di pelle.
L'affannarsi a spiegarlo, capirlo è un tentativo tanto umano quanto inutile di consolarsi.
Restano la solidarietà ed il tentativo di condividerlo, sia pure a distanza ed in modo molto attenuato, nella speranza illusoria di consumarlo per una qualche misteriosa via per alleggerirne del peso le vittime dirette e perchè non giunga reale sino a noi.
Vedi anche il bell'articolo di Massimo Gramellini su La Stampa.
3 commenti:
e l'uguaglianza dell'impotenza dell'uomo difronte alla natura. terribile
purtroppo siamo tutti impotenti, e uguali di fronte alla catastrofe.
non riesco nemmeno ad immaginare tutto il dolore, la disperazione e la paura...
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