28 lug 2010

2 agosto 1980: strage di Bologna io non dimentico


Fra pochi giorni ricorrerà l'anniversario della strage fascista della stazione di Bologna. Ricordo che lo seppi dalla televisione, ero a casa. Quella di Bologna era stata per tutta la mia infanzia la stazione per andare al mare, dove si cambiava il treno.
Quella mattina insieme alle vittime e ai loro famigliari distrussero anche i miei ricordi ed i ricordi di milioni di persone.
Io non dimentico, e non dimentico nemmeno il passato di alcuni politici in voga ai nostri giorni.
Ogni commento alla foto è inutile, quel gruppo di neofascisti tra i quali l'attuale sindaco di Roma Alemanno, protestavano per l'attribuzione dell'aggettivo neofascista alla strage della stazione di Bologna.
Fotogallery di Repubblica.

9 commenti:

brazzz ha detto...

come si fa a dimenticare?io ero al mare.ricordo il senso di frustrazione,di impotenza.un'altra strage,l'ennesima,in n paese dove i meccanismi son sempre gli stessi,imutabili

listener-mgneros ha detto...

chi dimentica è un figlio di puttana!

unwise ha detto...

certo che i politici italiani non cambiano mai...appena succede qualcosa di grave, la prima cosa che dicono è "non siamo stati noi"....banana republic

allelimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ernest ha detto...

Non dimenticheremo mai, e faremo in modo che non dimenticherà nemmeno chi verrà dopo di noi!

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Nato nel 1980. Non ricordo ma so qualcosa. So chi è l'attuale sindaco di Roma.

Grazie anche a te per ricordarlo.

Blogger

Silvana ha detto...

Io quella mattina, alla stazione c'ero.
Io, che sono di Bologna, non posso dimenticare; come non posso dimenticare la strage dell'Italicus, le bombe in tante stazioni, in tante piazze, in tante italie.
E, come te, non voglio dimenticare chi, allora, stava dove e con chi.

Elisa ha detto...

Un mio caro amico è morto nell'attentato. Mi telefonò la mattina stessa, pochi minuti prima che scoppiasse la bomba. Non potrò mai dimenticare le sue ultime parole, il suo sorriso e la sua voglia di vivere. Dopo trentadue anni, io non dimentico.

Anonimo ha detto...

sono di roma e in quel periodo lavoravo a reggio emilia, e come ogni settimana prendevo quel treno x raggiunger la capitale ... non sò chi devo ringraziare per aver perso, quel treno proveniente da milano con fermata a reggio emilia... quello che mi fa incazzare è vedere quella faccia da culo di alemanno agitarsi per una citazione di neofascismo e non indignarsi per i disastri di strage .mi fà vomitare