10 set 2010

PD: è l'ora degli attributi

La categoria degli attributi, o delle palle, non mi è mai piacciuta in genere e tantomeno se applicata alla politica, chè di solito nasconde con l'arroganza il vuoto. Tra l'altro in politica puzza di autoritarismo se non di caserma, ma però talvolta una piccola percentuale di attributi maschili ci vuole. Cin vuole in particolare per il Partito Democratico che in questi giorni viene percepito come debole e indifeso e quindi aggredito da più parti. Che gli aggressori, più o meno vigliacchi, siano "compagni che sbagliano" o Ministri che del vuoto e dell'arroganza abbiano fatto la loro unica qualità e bandiera, poco importa.
Per il PD è arrivata l'ora di tirar fuori gli attributi e non farsi pestare i piedi dalla melma di mediocrità che lo assedia e lo attacca e che in realtà ne teme il possibile dispiegarsi delle potenzialità inespresse.

5 commenti:

Simone Cavatorta ha detto...

Silvano, le potenzialità son veramente bravi a nasconderle. :)

Adriano Maini ha detto...

Concordo!

silvano ha detto...

Vero, le nascondono bene. Però pensa la mediocrità degli aggressori, in realtà li temono lo stesso. Non c'è infatti bisogno di bastonare preventivamente qualcuno che non si teme.

Ernest ha detto...

Io spero che prima o poi le persone come si deve, che sono all'interno del pd, la base e tutto il resto si renda conto che tirare fuori le palle vuol dire mandare a casa definitivamente la classe dirigente e ripartire da zero
un saluto

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Sinceramente, non è che l'abbia capito nel contesto dato in cosa consisterebbe concretamente tirar fuori gli attributi: eppoi, dovrebbe essere qualcosa che riguarda specifiche persone, attribuirle a un partito, proprio non capisco. Si potrebbe perfino ad arrivare a dire, come ha fatto Ernest, che tirar fuori gli attributi significhi mettersi da parte... :-D