18 giu 2010

Tom Petty and Bruce Springsteen


Ho letto un bel post su Tom Petty sul blog di Blue Bottazzi e poi ho letto i commenti ed uno di questi diceva tra le altre cose : “Ovviamente tornare ancora una volta a mettere nello stesso calderone Springsteen e Petty non ha alcun senso e denota solo molta poca informazione sul personaggio Petty, come spesso capita del resto.”

Quasi ci son rimasto male! Io che avevo sempre trovati affini aggiungendovi pure padre Bob.
Forse non ho capito niente. Li ho sempre messi in relazione senza nemmeno razionalizzare, in modo istintivo ed ora che cerco delle relazioni logiche la “gestalt” delle affinità percepite quasi me lo impedisce tanto è forte e naturale, concreta come il muro di casa che ho dinanzi, non discutibile.

Comunque a non saper né leggere né scrivere mi sono riascoltato “Full Moon Fever” , dato che relazioni tra i due rockers sulla prima parte della discografia di Petty le aveva già ben notate B.B.

Ascolto Free Fallin' e penso che quell'hit è Tom Petty, che assomiglia a Tom Petty e non c'è molto Springsteen, poi avanti con le tracce e quando arrivo a Face in The Crowd (non c'è stato bisogno di cercare molto, un paio di tracce avanti) ecco un link netto per atmosfere e temi con lo Springsteen più meditabondo.

Ancora mi chiedo come è possibile non sentirlo, è chiaro come il sole. Non sarà che lo sento solo io? Possibile? Dubbi solipsistici mi assalgono. Mentre mi dibatto con un io che è divenuto gigantesco e minaccioso, tolgo dal cdp Full Moon Fever e carico uno degli Springsteen più bistrattati, quello di Magic (che a me è sempre piaciuto moltissimo – il solipsismo m'ha quasi vinto ormai – aiuto!).
Metto su la mia preferita “Girls in Their Summer Clothes” e mi ri-tranquillizzo, il reale riemerge nella sua chiarezza e l'ipertrofico io si ritira nella sua oscura caverna d'ombre.

Il Boss quando scrisse “Girls in Their Summer Clothes” senz'altro aveva ascoltato ed apprezzato "Face in The Crowd” (ovviamente questo è solo un esempio) ma anche non l'avesse fatto non è possibile non apprezzare il medesimo mood a meno di non essere sordi.
Sia Bruce sia Petty sono grandi musicisti e Petty certo non è un pur piacevole Grushecky, ma un rocker con i controfiocchi e nessuno sostiene che i due siano cloni ma che cantino l'America con la sensibilità dei grandi sì.

8 commenti:

Fabio Cerbone ha detto...

Ciao!
Ho visto che citavi il mio post sul blog di Blue Botazzi
Hai ragione, forse mi sono spiegato male...non volevo sostenere che Bruce e Tom non abbiano un background comune e sensibilità comuni...ci mancherebbe! :-)
Volevo però cercare di far capire che troppo spesso - soprattutto in Italia - Tom Petty è stato visto da certa critica e magari anche da certo pubblico (vedi commenti sullo stesso blog di Bottazzi) come un semplice "clone" del Boss, come uno di quei "rocker da strada americani" a copiare il maestro. Volevo stigmatizzare questa sensazione secondo me sbagliata, frettolosa, perchè Petty è uno degli originali insieme a Bruce, tutto qui ;-)

DiamondDog ha detto...

Fabio ha ragione.
In Italia (ma solo qua spero) certa critica bieca ha spesso accostato i due e ha messo in "seconda fila" Tom.
Al di là dei gusti personali (secondo me per esempio il percorso artistico di Tom è più coerente e mi piacciono di più i suoi collegamenti col mondo jinglejangle e altre robe che il Boss non ha mai coperto) sono due artisti con molti punti culturali in comune ma che mantengono una grande differenziazione d'immagine, sonora, compositiva ed anche esecutiva (come non rimarcare l'assenza di una grande chitarra lead come quella di Campbell all'interno della E-street?).
C'è un mood di fondo comune che resta quello del blue collar rock dei settanta, ma anche la provenienza geografica dovrebbe spiegare che Tom Petty non è un figlioccio del Boss.
Sono entrambi discendenti di Bob e di Woody, ma anche del rock and roll dei 50, del country (più Tom che Bruce) e di tanti altri stili americani che stratificati compongono il mosaico di un sound rock formatosi nel tempo come una stalattite (o stalagmite?).

Leandro Giovannini ha detto...

finalmente un'altro a cui piace "Girls in their summer clothes" ;o)

Maurizio Pratelli ha detto...

vi siete tutti spiegati, e speriamo soprattutto che "mojo" petty venga in Italia

silvano ha detto...

Come ha detto Maurizio alla fin fine volevamo dire tutti la stessa cosa. Buon segno, significa che qua tutti lo amiamo e rispettiamo il grande Petty. Ho ascoltato e riascoltato il settuplo vinile della live anthology e non posso che rammaricarmi di non averlo visto dal vivo. Speriamo Maurizio che un giro in Italia prima o poi lo faccia, noi lo stiamo aspettando.
ciao e grazie a tutti.

silvano.

P.S. Harmonica, a me piace tutto Magic lo trovo un gran disco, fa piacere di non essere soli.

allelimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Antonella Riviello ha detto...

Ciao! Rimango del parere che Tom e Bruce sono due pietre rare, imbattibili e originali nei loro stili musicali e nelle loro composizioni. Sono due astri che girano intorno alla luna rock...quella luna che è rimasta limpida e pura nello spazio... e questo mi basta!

Nella Crosiglia ha detto...

I commenti critici sono sempre estremamente soggettivi, perchè così devono purtroppo essere.ognuno ha le proprie idee e per ragione o per forza bisogna condividerle!Sono assolutamnete d'accordo con te, anche se trovo Tom Petty e Springsteeen, accomunati da uno stesso padre, Bob Dylan,ma certamente clonati in maniera diversa. Ciao e ottima domenica!