30 giu 2008

Pirati




Veri pirati noi siam!
Contro il sistema lottiam!
Ci esercitiamo a scuola
a far la faccia dura
per fare più paura!
Ma cosa c'è di male?
Ma cosa c'è di strano?
Facciamo un gran casino
ma in fondo lavoriam
per Capitan Uncino!...

Il Nuovo Sogno Americano


Mamma mia dammi cento lire
che all'America voglio andar
io voglio andar, io voglio andar.

29 giu 2008

Moratoria

Esco di casa alla mattina e ,senza chiedere, comincio a sentire i discorsi delle persone.
Che caldo speriamo che piova. Piove sempre che estate è questa? Oggi c'è caldo. Oggi c'è freddo. Che brutto tempo. Che bel tempo. Durerà? Oggi hanno detto che piove, ma c'è il sole. Oggi hanno detto che c'è il sole ma piove. C'è troppo caldo. C'è troppo umido. Domani che tempo fa? E' così per tutta la settimana.
E poi ancora
Berlusconi ha detto. Berlusconi ha fatto. Non se ne può più di Berlusconi. Berlusconi è in gamba. Berlsuconi si fa gli affari suoi. Berlusconi non durerà. Berlusconi ha vinto. Ma chi può aver votato Berlusconi. Berlusconi si è fatto l'ennesima leggina su misura.

Berlusconi e il meteo, il meteo e Berlusconi, Berlusconi e il meteo.

BASTA CHIEDO UNA MORATORIA.
NON ACCETTO PIU' DI SENTIRE PARLARE DI BERLUSCONI E DEL TEMPO.
SONO 15 ANNI CHE NON SI PARLA D'ALTRO STIAMO ZITTI SE NON SAPPIAMO COSA DIRE.
ASCOLTIAMO I NOSTRI BISOGNI.
REIMPARIAMO A PENSARE.
LEGGIAMO UN LIBRO.
NON FACCIAMOCI DETERMINARE DA BERLUSCONI E DALLE PREVISIONI METEOROLOGICHE.
SIAMO ANCORA CAPACI DI PENSARE O ANCHE IL PENSIERO L'ABBIAMO MESSO ALL'AMMASSO?

Oh no It's Raining Again.




26 giu 2008

Bruce Springsteen - San Siro Milano 25 giugno 2008


Orario di inizio concerto:20.50
Orario di fine concerto: 23.50

Scaletta:
“Summertime blues”
“Out in the street”
“Radio nowhere”
“Prove it all night”
“The promised land”
“Spirit in the night”
“None but the brave”
“Hungry Heart”
“Candy’s room”
“Darkness on the edge of town”
“Darlington County”
“Because the night”
“She’s the one”
“Livin’ in the future”
“Mary’s place”
“I’m on fire”
“Racing in the street”
“The rising”
“Last to die”
“Long walk home”
“Badlands”

BIS
“Girls in their summer clothes”
“Devil with the blue dress” – “Good golly miss Molly” – “C. C. Rider” (Medley)
“Born to run”
“Rosalita (Come out tonight)”
“Bobby Jean”
“Dancing in the dark”
“American land”
“Twist and shout”

Un Boss in una forma stepitosa, San Siro in delirio.
Tre ore di concerto senza pausa. L'incontro tra due amanti: il pubblico italiano ed il Boss. Nessuno dei due si è risparmiato. Entrambi hanno cercato il contatto fisico.
La fisicità, la grande musica, la voglia di stare assieme sono gli elementi costituenti del concerto di ieri sera. Nessuno si è nascosto o risparmiato tutti hanno dato il massimo, si sono cercati.
Springsteen ha snocciolato una scaletta infarcita di classici, per la prima volta ho ascoltato dal vivo: Because the night, scritta 30 anni fa in collaborazione con Patti Smith, ed una versione infinita di "Twist an Shout", la migliore che si possa desiderare.
Tutto comincia alle 20.50, il Boss entra e spara le prime 4 canzoni, una dietro l’altra senza pause. Purtroppo il suono che restituisce l’amplificazione è pessimo, quasi inintelligibile. Ma una mano santa rimette a posto il mixer e da Promised Land si comincia a sentire ottimamente.
Analizzare tutte le canzoni risulterebbe dispersivo, ed anche un po’ noioso in quanto il giudizio sarebbe invariabilmente: SUPER!.
Allora proverò a parlare delle emozioni che alcune di esse hanno regalato.
Promised Land, in una versione bellissima per intensità ed interpretazione, ad evocare l’America Springsteeniana, l’america che amiamo, diametralmente opposta a quella di Bush. Con il passare degli anni le sue canzoni sono diventate sempre più letteratura, la sua poetica sempre più quella dei grandi scrittori: Steinbeck più che Kerouac. L’america del New Deal, l’america paese di democrazia, di grandi speranze, di grandi spazi.
American Land, sulla stessa falsariga il giudizio. America terra di gente umile, scappata dalla miseria e dalle persecuzioni. America fatta di italiani, irlandesi, spagnoli, gente dell’est. America rifugio, salvezza e riscatto per intere generazioni. Mi piace anche pensare che la versione udita ieri sera fosse tesa a sbugiardare e ridicolizzare i tanti fan di Springsteen che avevano criticato pesantemente le “Seeger sessions” quasi a vedere un Boss in crisi creativa. Ma avete sentito la forza e lo spirito di American Land? E’ ora di finirla di pensare che esistano tanti springsteen diversi, quello bello e forte con la E-Street band, ed altri minori quando produce album solisti o con altri musicisti. E’ un artista unico, grande, che sa esprimersi con diversi accenti e linguaggi: come tutti i grandi.
Ancora Badlands e She’ the one: semplicemente devastanti.
E poi Girls In Their Summer Clothes, forse la più bella dell’ultimo “Magic”, dolce, lirica struggente, nostalgica.
I’m on fire verrebbe da dire con il pubblico di San Siro, sensuale e chiaramente dedicata a tutti i suoi fan.
Born to Run, un inno immancabile che ha sempre il suo perché (leggi la recensione).
Come ho già accennato ha poi chiuso con la più bella versione sia possibile sognare di Twist and Shout e con quei “Vi Amo” urlati a squarciagola, che tante cose significavano. Chi era presente ha empaticamente sentito che era una dichiarazione sincera, che veniva da dentro, tremendamente vera. Grazie Springsteen anche noi ti amiamo (senza retorica).

Wishlist:
Volevo essere tra quelli che ti hanno toccato gli stivali
Volevo essere tra quelli che ti hanno toccato le gambe
Volevo essere tra quelli che ti hanno toccato le spalle
Volevo essere tra quelli che ti sei sdraiato in mezzo
Volevo essere tra quelli che hai guardato dritto negli occhi cantando
Volevo essere tra quelli che hanno accarezzato la tua chitarra
Volevo essere la ragazza che hai baciato sulla bocca








25 giu 2008

The Last Waltz - Bill Evans

"Ci sono solo due modi di vivere la tua vita.
Uno è come se niente fosse un miracolo.
L'altro è come se tutto fosse un miracolo."

Grazie Bill.

clicca qui per leggere il post




24 giu 2008

24/06/2008 post in evidenza

Un vecchio post, ogni tanto amo rispolverarlo perchè sempre attuale
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Neil Young - Arena di Verona 23 giugno 2008
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You Shook Me All Night Long - AC/DC

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Aguirre - Una tragica metafora dell'Italia perduta?

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Guitar Heroes
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Neil Young - Arena di Verona 23 giugno 2008

Neil Rocks The Arena


Vai al blog del'amico Alligatore per la recensione del concerto.
Ieri sera sono stato al concerto di Neil Young in Arena. Volevo recensirlo, ma sono ancora senza parole, forse nei prossimi giorni mi deciderò a farlo.
Per adesso mi limito a dire che "I Have Seen The Light!"



You Shook Me All Night Long - AC/DC

La peggiore cover di sempre: Celine Dion e Anastacia cantano gli AC/DC. Ogni commento è superfluo.


Per rimettersi dallo shock. Gli AC/DC dal vivo eseguono "You Shook Me All Night Long" con Steven Tyler. Ecco come si canta il rock'n'roll...


23 giu 2008

Aguirre - Una tragica metafora dell'Italia perduta?

La cura è iniziata nei primi anni 80.
Salutata da tutti come l’avvento della libertà e della pluralità nel mondo dei mass media.
Un gruppo di nuove televisioni. Dapprima Canale 5 e poi, dopo varie vicissitudini, anche Rete 4 e Italia1 venivano a rinfrescare ed a diversificare l’ingessato mondo televisivo targato Rai.
“Che bello delle televisioni libere e senza canone!” “Che in gamba e riservato che è Berlusconi”. “Non si occupa di politica!” “Vediamo i film, tanti film e tante belle ragazze seminude.” “Finalmente una televisione come quella americana, sì c’è la pubblicità ma è tutto gratis.”
Questo era il tono dei discorsi.
In realtà era cominciata la pastura dei gonzi.
E poi televendite con i beniamini del pubblico a far da testimonial. “Eh ma me la garantisce Corrado” “La Mondaini (sai che aveva un tumore, ma è guarita?).”
E poi il calcio. Il grande Milan degli anni ’80, il Milan di Sacchi, Van Basten, Gullit.
La pastura è continuata.
Sono cambiati dapprima i costumi delle persone, ci siamo lentamente indifferenziati.
Poi a seguire è cambiato il modo di pensare, la rappresentazione di una realtà falsa è entrata nell’immaginario collettivo, è diventata soggettivamente reale.
Ad un certo punti siamo diventati così:

T'han detto che c'è posto
per chi sa stare a posto
il posto, tele accesa e la casetta in Canada.
Il sabato la spesa
e il giorno dopo in Chiesa

Il programma a metà anni 90, dopo 15 anni di accurata preparazione e scientifica pianificazione poteva dirsi compiuto.
Poteva cominciare la pesca dei gonzi ben pasciuti. La pesca miracolosa.
Berlusconi infatti nel ’94 entra in politica e tra la miopia dei politici di professione vince la competizione elettorale a mani basse. Poi come sia andata negli anni tutti sappiamo.
Ora siamo qui nel 2008. E l’incubo è diventato quotidianità. Un terzo della popolazione ha mantenuto la propria capacità di autodeterminazione e la propria individualità, è comunque riuscito a contenere i danni.
Gli altri due terzi sono perduti. Sono con lui. Una parte per furbizia ed opportunismo e l’altra perché mentalmente annichilita. Cervelli omogeneizzati. Una Waterloo delle persone.
Cervelli andati come quello di Kinksi in questa bellissima e struggente scena finale del film di Werner Herzog “Aguirre furore di Dio”.
Aguirre sconfitto, dopo aver perso i suoi uomini ed anche i suoi affetti, si aggira in perfetta solitudine sullo zatterone che sta scendendo l’Orinoco. E’ alla ricerca del suo senno che drammaticamente viene raccontato dal regista come un ammasso di scimmiette che si raggruppano e disperdono in continuazione.
La capacità di ragionare, il cervello di tante persone nel nostro paese è ormai parcellizzato ed al di fuori del proprio controllo, è quelle scimmiette: la differenza è che non hanno il pathos e la tragicità di Aguirre ma solo la pateticità di vittime complici e mediocri.




UNA TRAGICA METAFORA DELL’ITALIA PERDUTA?


Bruce Springsteen - San Siro 28 giugno 2003

Bruce Springsteen su quella notte indimenticabile, 70.000 persone in delirio sotto 3 ore di DILUVIO UNIVERSALE ININTERROTTO!!!, “Pensavo siete matti, voi italiani” “THAT IS ONE OF THE TOP TOP TOP TOP TOP FIVE OF MY LIFE”.

Era una giornata tipica di quella indimenticabile e torrida estate del 2003. Eravamo arrivati a milano intorno alle 15.30, ed alle 16.00 eravamo entrati nello stadio. 20 metri dal palco. Grande. Caldo insopportabile, odori, corpi sudati di sconosciuti appoggiati ai nostri. Vecchi rituali di concerti. Una ragazza innanzi a noi continuava a rollare. Si fumava gratis il suo fumo. Non ho mai capito come facesse a tenerne così tanto con quel caldo. Continuavamo a bere acqua per non svenire e man mano che bevevamo se ne riusciva dalla pelle ad inzuppare magliette. Noia prima del concerto. Arianna, Stefania, Luca, Roberto ed io. I soliti. Francesca ed Alberto ce li eravamo persi nella bolgia. Comunque nel caldo torrido sono arrivate le nove ed il concerto è cominciato.
Sfuma la musica di "C'era una volta in America", il boss esce e spara subito "Promised Land".




Poi il concerto per un altro po' ma quando attacca “Waitin' on a sunny day”, ironia della sorte, è cominciato il diluvio universale.
Per chi non c'era immaginate di stare sotto una doccia ghiacciata con il getto massimo per tre ore ininterrottamente, soli i corpi dei vicini, ammassati, a scaldare. Dal campo si vedeva il vapore che si alzava verso il cielo.
Comincia a piovere!





AVANTI COSI' FINO ALL'ULTIMA CANZONE ROSALITA



Indimenticabile, mitico, epocale: infiniti ed inutili aggettivi.

Mercoledì 25 giugno 2008 io sarò ancora a Milano.
Speriamo non piova.








22 giu 2008

Robin Hood che ruba ai poveri per dare ai ricchi


Da quando si è insediato il nuovo Governo il Ministro Giulio Tremonti non ha tralasciato giornata per ribadire che la nuova Finanziaria sarà innovativa e, pur possente, non metterà le mani nelle tasche dei cittadini italiani.
Infatti il compagno Ministro recupererà i soldi che abbisognano allo sfasciato bilancio dello Stato con tagli nei servizi e tassando i grandi attori economici.
Banche e industria del petrolio sono nel mirino inesorabile del Che Giulio (non a caso un po' di demagogia non fa mai male, poiché le due citate categorie non sono ai massimi livelli della popolarità tra i cittadini italiani).
Il compagno omette poi di raccontare come andranno le cose.
Il taglio sui servizi si tradurrà in un semplice trasferimento di costi sui cittadini, con l'importante novità che la pressione fiscale non sarà più proporzionale al reddito ma uguale per tutti. In altre parole pagherà il ticket sanitario che sarà di , poniamo, 10 Euro sia l'operaio che guadagna 1000 euro mese, sia il dirigente che ne guadagna 5000.
La tassazione “proletaria e socialista” su banchieri e petrolieri verrà, come avviene sempre in economia da parte delle aziende, girata agli utenti.
Calcolate che questo giro di cassa ha dei costi intrinseci da parte degli operatori, che verranno ovviamente caricati pure essi sugli utenti.
Aggiungete il fatto che questo tipo di calcoli sono particolarmente complessi, quindi niente di più probabile che da parte degli operatori economici si colga l'occasione per fare anche un po' di profitto, magari mascherandolo nel complesso meccanismo di recupero.
Grazie compagno!


Old Friends - Simon & Garfunkel

Sono appena tornato a casa da una cena a casa di amici. E' tardi, non ho sonno. Mia moglie è già andata a dormire. Accendo il pc, faccio un giro sui blog amici. Non ho voglia di commentare niente. E poi saranno fuori o a dormire. Non davanti al pc, non a quest'ora.
Afa. Mi prende un leggera inquietudine. Nostalgia. Nel silenzio della notte mi ricordo di vecchi amici. Quanti ne ho perduti di vista nel corso della mia vita. Persone con cui ho condiviso tutto per anni. Ad un certo punto succedeva qualcosa, spesso niente di traumatico, qualcosa di indefinibile e fine, ognuno per la sua strada. Non li ho più cercati, non mi hanno più cercato. Non li ho più pensati fino a pochi minuti fa. Adesso vorrei fossero qui, li vorrei abbracciare, raccontargli di me, ascoltare le loro storie. Adesso vorrei fossero qui, una notte di birre-sigarette-chiacchiere camminando per strade deserte. E poi a mattina un arrivederci. Vecchi amici. Dove siete? Come state? Old friends...feelin groovy.


Old friends,
Old friends
Sat on their park bench
Like bookends.
A newspaper blown though the grass
Falls on the round toes
Of the high shoes
Of the old friends.

Old friends,
Winter companions,
The old men
Lost in their overcoats,
Waiting for the sunset.
The sounds of the city,
Sifting through trees,
Settle like dust
On the shoulders
Of the old friends.

Can you imagine us
Years from today,
Sharing a park bench quietly?
How terribly strange
To be seventy.
Old friends,
Memory brushes the same years
Silently sharing the same fears

21 giu 2008

60 anni a 33 giri - Buon Compleanno Disco

Il 21 giugno 1948 nasceva il disco a "microsolco".
Buon compleanno vecchio amico vinile.
Quanti ricordi e sensazioni mi hai regalato e regali ancora oggi.
Buon compleanno. Hai segnato generazioni.
60 anni portati bene, copertine fantastiche, dischi che si aprivano a libro, inserti, foto, sabati pomeriggio in giro a casa di amici con il vinile sotto il braccio. Odiose scariche elettriche, cic e cioc e salti di solco. Però che suono.
Buon compleanno e ben ritornato.




Link al video di Repubblica.

Facce di vinile




20 giu 2008

Se questo è un uomo


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.


Tutti coloro che dimenticano il passato, sono condannati a riviverlo.

19 giu 2008

Guitar Heroes


Nel 2007 la rivista Guitar World ha indetto tra i suoi lettori un sondaggio sui 100 miglior assoli di chitarra della storia della musica rock.

Di seguito i primi 5 classificati di Guitar World:

1.
song: Stairway to Heaven
guitarist: Jimmy Page
band: Led Zeppelin
album: Led Zeppelin IV

2.
song: Eruption
guitarist: Eddie Van Halen
band: Van Halen
album: Van Halen

3.
song: Freebird
guitarist: Collins/Rossington
band: Lynyrd Skynyrd
album: Pronounced Leh-nerd Skin-nerd

4.
song: Comfortably Numb
guitarist: David Gilmour
band: Pink Floyd
album: The Wall

5.
song: All Along the Watchtower
guitarist: Jimi Hendrix
band: Jimi Hendrix Experience
album: Electric Ladyland


E qui i miei primi cinque:

1.
song: Comfortably Numb
guitarist: David Gilmour
band: Pink Floyd
album: The Wall

2
song: Heartbreaker
guitarist: Jimmy Page
band: Led Zeppelin
album: Led Zeppelin II

3.
song: Burn
guitarist: Ritchie Blackmore
band: Deep Purple
album: Burn

4.
song: Time
guitarist: David Gilmour
band: Pink Floyd
album: The Dark Side Of The Moon

5.
song: Mean Street
guitarist: Eddie Van Halen
band: Van Halen
album: Fair Warning

Link alla calssifica completa di Guitar World

Se infine avete voglia di giocare potete indicare anche i vostri assoli preferiti siano essi 1, 5, 100....
ciao.



18 giu 2008

Hic manebimus optime - E chi ci sposta più?

Un grazie a tutti gli Italiani, il miglior PUBBLICO che si possa desiderare.

Hey Hey, My My - Neil Young


Arena di Verona 23 giugno 2008 ore 21.00.
Io ci sarò. E tu? Era da una vita che lo aspettavo il grande Neil. Ancora non sembra vero. Se il tempo terrà. Se non ci saranno imprevisti. Se...se...se...
Un sogno di quando ero adolescente che si avvera. Mancano pochi giorni e siamo tutti pronti to rock!


17 giu 2008

Canzone n. 18 "Sea Song" - Robert Wyatt


Canzone n. 18 "Sea Song" Robert Wyatt album "Rock Bottom" anno 1974.
Robert Wyatt batterista cantante leader e fondatore dei Soft machine, storico gruppo del jazz-rock-progressive inglese, abbandona la sua innovativa creatura dopo appena 3 album. Pubblica un album solista "The end of an ear" considerato dalla critica un capolavoro del progressive e poi fonda un altro gruppo i "Matching mole" (gioco di parole sulla traduzione in francese di soft machine "molle machine"). Nel 1973 durante un party molto movimentato precipita dal 3° piano di un appartamento, sopravvive, ma riporta una paralisi permanente agli arti inferiori.
Questo incidente lo segnerà nella vita e nel prosieguo della sua carriera di musicista.
Da questo momento lascerà ovviamente la batteria di cui era considerato un maestro, per dedicarsi al canto ed alla composizione. I suoi strumenti d'elezione diventeranno la voce e le tastiere.
Nel 1974 pubblica un album che si intitola "Rock bottom", un manifesto della rinascita, dell'uscita dalla malattia, metaforicamente anche dalla menomazione, un ripensamento e riposizionamento artistico ed esistenziale.
Questo disco rappresenta e richiede anche all'ascoltatore un cambio di prospettiva radicale. Lo esige e lo merita.
Ho cominciato a scrivere volendo parlare di una canzone "Sea song" e mi rendo che è arduo perchè, facendo parte di un concept album ambizioso e difficile, è come prendere una frase di un grande scrittore e decontestualizzarla dal suo contesto.
Sea song è la canzone che apre il disco. E' strana, ha una melodia sghemba, che all'inizio, ai primi ascolti, ricordo che non riuscii a cogliere nella sua profonda bellezza.
Ci vuole umiltà per capirla ed apprezzarla, bisogna un po' abbandonare i propri schemi, rimettersi in discussione. Wyatt usa la metafora del mare, dell'acqua, per raccontare il suo viaggio esistenziale alla ricerca delle radici sue, della musica, e della vita.
Già l'acqua dalla quale nasciamo individualmente nel ventre materno, nasciamo come specie, come vita sulla terra. Questo album, e la canzone che ne prendo a simbolo in 31 canzoni, è il racconto di tutto questo. L'acqua come luogo dove i movimenti ed i suoni sono diversi da quelli della terra ferma, l'acqua come luogo dove cercare il significato vero, ultimo delle cose superando per sempre la gabbia-dialettica significato-significante.
Morte e resurrezione, capire che l'importante è essere ciò che si è realmente e non ciò che ci è permesso d'essere. Recuperare la propria poliedricità, siamo umani e siamo composti da livelli multipli eppure spesso, se non quando ci troviamo davanti alla menomazione, alla malattia, sembra che ci accontentiamo di vivere come uomini ad una dimensione. Wyatt declina la propria disavventura umana, la sua realtà di invalido, rapportandola alla vita di tutti, la sua uscita dal tunnel diventa traccia per tutti di crescita esistenziale. Parallelamente spoglia la musica dai conformismi, dalle convenzioni dagli abbellimenti che spesso sono solo vuoto formalismo e va a recuperare le coordinate essenziali della melodia, la semplicità dello strumento voce; gli stessi testi vengono progressivamente destrutturati, le parole perdono il loro significante per recuperare il significato primigenio del suono, senza tempo, senza spazio, senza barriere linguistiche.
ciao.

16 giu 2008

Interrogazioni parlamentari


Il Ministro delle Pari Opportunità, On. Mara Carfagna, risponde alle domande pressanti di alcuni membri del Parlamento.

15 giu 2008

Roulette russa - Il cacciatore

Take 1


Take 2


Si attendono commenti e critiche a scene capolavoro.


Sabrina - Einstürzende Neubauten

Certi giorni lo specchio non riflette la tua immagine esteriore, bella o brutta che sia.
Certi giorni lo specchio ti vede dentro, vede come ti senti.
Quando ti vede dentro non ti senti quasi mai bene.
Vero Sylvia? tu lo sapevi bene.
Quei tuoi versi mi hanno segnato per sempre.
Gli specchi certi giorni vedono dentro la tua anima.
Gli specchi certi giorni vedono dentro il tuo dolore.




...
It is a starless winter night's tale
...

It is that black
It is that black
It is that black
It is that black

...


14 giu 2008

My Way - Sid Vicious



GO SID AND KILL'EM ALL


Sicurezza: 2500 militari contro la criminalità

1° FASE


2° FASE



13 giu 2008

Le foto di Andrzej Dragan








http://www.andrzejdragan.com/



10 giu 2008

Wish You Were Here - Pink Floyd Reunion



Questo post e la canzone sono dedicati a tutti i miei amici vecchi e nuovi.
ciao.


Ishtar ha detto...
Ciao Silvano in questo momento sto ascoltando Senza fiato di Negramaro.
Ma la musica mi piae quasi tutta tranne l'evi metal, non so se scrive così o meno, la lirica femminile e Laura Pausini!
Tutto il resto mi piace in base all'umore, la musica mi scorre nelle vene insieme al sangue e sempre una scoperta continua, pensa che quando ero piccola non mi si poteva avvicinare arrossivo e mi nascondevo dietro il parente di turno, ma se per caso si accendeva della musica non so che mi scattasse ma ballavo come rapita...
Prima o poi metto una foto nel mio blog di quando avevo 5 anni e i miei fratelli mi fecero salire in un palco e io ballavo come se non ci fosse nessuno!
Strano con la musica non ero più timida!
Se forse c'è un tipo di musica che mi affascina più di altri è il canto gregoriano a 8 voci è uno spettacolo!
Buona domenica


Elsa ha detto...
a me piace tutta la musica in generale...anche la classica.
in questo periodo in macchina mi distruggo con una canzone dei litfiba...PANAM !!!! canzone in cui si parla di angeli che urlano vendetta...il ritornello è cantato in francese. La conoscerai ...

ps per quanto riguarda madre teresa...parliamone...


emma ha detto...
Anche a me capitava e capita che la musica mi liberi dalle inibizioni. Mi fa sentire meglio, più serena, spesso mi dà energia. La musica che sento più affine è il rock quello "verace" che so, Springsteen, i Rolling Stones, ma in generale è importante il ritmo, la forza. Amo anche il jazz, quello old style di New Orleans e giù di lì, e adoro Bollani, un dio del pianoforte. La classica, certi pezzi di Mozart, la sinfonia del Nuovo mondo di Dvorak, e il buon vecchio Beethoven (la nona, ma non solo). Guccini, De Andrè, De Gregori sono i Grandi Maestri - di vita, oltre che musicali. Condivido l'ammirazione per i Negramaro (che voce Sangiorgi!), ma il mio "fratello" in spirito, colui senza il quale la mia vita sarebbe senz'altro più vuota è Vasco. Lui è stato la colonna sonora della mia adolescenza, giovinezza ed è sempre qui e mi aiuta a star meglio, a sorridere, mi dà gioia. E non è poco
Ciao a tutti,
Emma


stella ha detto...
Sono nostalgica silvano,canzoni degli anni sessanta!Un salutone!


wilson ha detto...
Il pezzo più ascoltato da un pò di tempo a questa parte è Under the milky way dei Church, grande pezzo degli anni 80 che Franco Zaio ogni tanto inserisce in un suo post con mio sommo piacere (c'è un micro stacchetto di Pipe che mi fà venire ibrividi tutte le volte), oltretutto la via lattea quando ero un pò più giovane anagraficamente la osservavo spesso la notte in campagna...
Ampliando il tiro stò ascoltando Borodin, Xtc, Clash, System of Down, Ella F. and Louis A., Smetana... la Moldava, Artic Monkeys, ecc,


Ponke ha detto...
Ciao Silvano!
In questo momento ascolto "Scummy" degli Arctic Monkeys. In generale i miei gusti spaziano in vari campi, adoro Anouk, Joss Stone, Propellerhead, Vasco, Sheryl Crow, Verdena, Muse, Elisa, questo elenco potrebbe non finire mai :-) diciamo che devono piacermi le canzoni...
In questi giorni la suoneria del mio cellulare canta "You Know what They Do To Guys Like Us" dei My Chemical Romance.


streghetta ha detto...
Mi unisco a Ponke, ascolto tutta la buona musica. Anche se prediligo la musica un pò " tosta" in genere non vado matta per il genere sentimentale( cuore-amore). Come artista italiano, degno di nota, ho un debole per Elisa. Notte Morfeo mi chiama, sono stanchissima..


cornflake girl ha detto...
Damien Rice e gli Anam la fanno da padroni in casa mia ultimamente... ma come tanti che hanno scritto qui, io la musica me la cicio addosso secondo il momento che sto passando. Ci sono periodo in cui non riesco ad ascoltare nulla di lento, sentimentale o tranquillo e allora vado giù di Korn o P.j. Harvey... (quest'ultima solo se non sono depressa, se no è na traggggedia!)


cornflake girl ha detto...
he he he h!! volevo scrivere "CUCIO addosso" non cicio!!!! hi hi hi!!! sorry.


3fix ha detto...

Prima le signore: (in ordine casuale) Carole King, Nicolette Larson, Bessie Smith, Janis Joplin, Linda Ronstandt, Aretha Franklin, Ella Fitzgerald, Billie Holiday... Un po' di blues con Sonny Boy Williamson I e II, B.B. King, John Lee Hooker, Leadbelly, Howlin' Wolf, Muddy Waters, Lightin' Hopkins, Elmore James, skip James, Buddy Guy, T Bone Walker, Robert Johnson, Hot Tuna... Una dose di Rockabilly con Eddie Cochran e Stray Cats, Tutti i classici da Allman brothers a ZZ Top... Zappa non ha etichette, Waits e Dylan. Cottage Industry. Rage against the machine, Il jazz, il punk, L'hard rock, il progressive, la classica: Bet. E Moz. Made in Italy: Elio (ze best musiscians in de nescion), Skiantos, Battisti, Le Orme, Buscaglione, Caparezza, Frankie high energy, tutti i cantautori + o - e per ultimo lascio il grande canadese che mi accompagna da sempre con le sue bellissime ballate, autunno, inverno, primavera, estate. Ha dato l'input alla musica Grunge, è amico dei pellerossa e della natura, che l'america (quella buona) ce lo conservi ancora per tanti anni, è lui è Neil Young... Ho dimenticato qualcuno? Ah, sì, Pupo & Piotta!
cia'


VENUS (from Italy) ha detto...
Eccomi qua ^_^
I classici che mi accompagnano costantemente come già sai sono i Beatles e i Dire Straits ma ascolto un po tutta la musica, italiana e non, in questo periodo ascolto molto Renga, trovo abbia una voce splendida, e una canzone, Vento di passioni, che Giorgia canta con Pino Daniele... da brividi. Tutto è all'insegna delle emozioni.


VENUS (from Italy) ha detto...
Accidenti ho dimenticato il BOSS, Bruce Springsteen naturalmente. I'm on fire è la canzone più sexy che io conosca ;-)


Cesco ha detto...
Vediamo... Queste sono le canzoni che più mi hanno segnato

Heavy Metal: Master of Puppets dei Metallica.

Hard Rock: Stairway to Heaven dei Led Zeppelin

Punk: Anarchy in USA dei Sex Pistols

Noise Rock: Festa Mesta dei Marlene Kuntz

Classica: Chopin

Altro: Io Vengo Dalla Luna di Caparezza


silvano ha detto...
Ho gettato il sasso...per cui anch'io sto al gioco.
Intanto comincio con la mia canzone preferita, per quanto sia difficile ed arbitraria la scelta: Thunder Road di Bruce Springsteen http://31canzoni.blogspot.com/2008/04/canzone-n-12-thunder-road-bruce.html
Poi, come per molti, le mie scelte vanno un po’ a periodi. Tralascio il primo amore giovanile i Pink Floyd, perché loro sono una costante, un ritaglio di tempo glielo trovo sempre.
In questo periodo trascuro un po’ la musica classica, ascolto comunque le sonate per pianoforte di Mozart nell’esecuzione di Glenn Gould e il Clavicembalo ben temperato di Bach, sempre nell’esecuzione di Glenn Gould (quella degli anni 80).
Il jazz: sempre Davis e Bill Evans, poi Bollani, Coltrane, il cofanetto Verve con le registrazioni complete di Armstrong Fitzgerald, Jarrett, EST e poi a caso dalla mia discoteca.
Comunque ultimamente ascolto soprattutto rock. A parte Steve Wynn, che ho rispolverato proprio in questi giorni, dopo un lungo periodo di oblio, direi Sufjan Stevens, Radiohead, Buckley, Ramones i primi quattro album che mi sono ricomprato in una splendida edizione giapponese, Cat Power, P.J. Harvey, Johnny Cash gli American Recordings, Patti Smith, Ben Harper, Rolling Stones, Beatles, Clash ecc.
Discorso a parte per Neil Young, Bruce Springsteen e Rem, dei quali sto ripassando le discografie con metodo per rispolverare le loro canzoni in vista dei prossimi concerti cui andrò! Neil Young ed i Rem non li ho mai visti. Non vedo l’ora.


silvano ha detto...
Mi son dimenticato gli italiani: De Andrè, Guccini, De Gregori, Negramaro . Quando son depresso vanno sù i Led Zeppelin, Back in Black degli AC/DC e Queensryche.


Alberto ha detto...(Grande amico ma senza blog)
Come è stato già detto, la musica fa parte della mia vita e pittura ogni singolo momento della mia giornata. Ultimamente appena rientro a casa la sera mi ascolto Joy di Allevi (eccezionali e graziate Back to Life e L'orologio degli Dei) oppure il Live. La sua musica solare e ridente mi aiuta a non pensare alla stanchezza della quotidianità.
Se invece vado a farmi una corsetta con tanto di I-pod la musica migliore per darmi la carica è Accelerate dei R.E.M., notevolissimo album rock.
Non dimenticando mai Springsteen ed i Radiohead, ultimamnete c'è posto anche per il grande De André (mi fa impazzire Le Nuvole e Creuza de Ma).
Alla prossima, Alberto


Nella ha detto...
Ciao Silvano in questo momento sto ascoltando Cade la pioggia dei Negramaro.
Si è vero la musica, è la colonna sonora della nostra vita, poi dipende dai momenti, dallo stato d'animo, ecc.. A me la musica piace tantissimo, infatti fino allo scorso anno cantavo in un gruppo, hihi si ero la solista cantavamo ai matrimoni, nei piano bar e ad alcune feste, adesso per vari motivi ho lasciato il gruppo e canto solo per le feste e i matrimoni dei miei amici.
Sono richiestissima anche per l'Ave Maria in chiesa ...
ops ... scusa mi sono divulgata troppo.
Buon inizio settimana!!!


Luigi Serra ha detto...

Allora, non voglio fare una lista lunghissima.
Comunque tra gli stranieri: Kool and the Gang, Kc and the sunshine band, e la musica disco-funky anni 70. Tra gli europei il gruppo tedesco dei Kraftwerk. Per gli italiani in ordine casuale: Carmen Consoli, Fabrizio De Andrè, Lucio Battisti, Enzo Carella, Garbo, Roberto Vecchioni, Mango e potrei continuare...

Luka, back on the corner. ha detto...
ciao Silvano ultimamente ascolto spesso la radio durante i miei frequenti spostamenti in macchina e devo dire che frequentemente, anche se cambiando stazione come un pazzo, si trova bella musica. I nomi sono per lo più quelli che una miriade di persone hanno citato prima di me, ma a casa passa spesso l'ultimo di Vasco che trovo (al di la della titletrack che è un capolavoro) un bel disco di Rock. Va abbastanza anche Marisa Monte (brasil) che ho avuto in prestito da un amico (...), qualche vecchio Litfiba. Spesso ascolto il "Rigoletto" che trovo idsarmante per bellezza delle arie. "The birth of the cool" è il disco jazz del momento ed il primo AC/DC (It's a long way...) per muovere le chiappe. Il Grande Lupo Bianco... aspetta anche me.
This is the music of my life now...
Be Happy!
Luka


Alligatore ha detto...
I miei ascolti sono caotici e improvvisi, però ho delle basi indelebili. Uno di queste è sicuramente Steve Wynn ("Anthem" è la mia sua canzone preferita, ma ne ho in mente molte, troppe); tra l'altro, uno dei primi concerti che ho visto, da ragazzo, è stato il suo (alla Ca' Verde, che tu, Silvano, ben conoscerai) e ho tutti i suoi dischi post-dreamsyndicate; poi c'è il grandissimo Nick Cave ("Ship Song" è un capolavoro di gusto, leggete il testo e ascoltate il disco capolavoro che lo contiene, "The Good Son -1990); c'è l'enorme Mark Lanegan ("Dollar Bill" degli Screaming Trees è una grande canzone); c'è un classico ben invecchiato come Lou Reed (...). Mi piacciono un sacco molti giovani musicanti (è il mio pallino), ma non voglio buttare giù un nome piuttosto che un altro, perchè sono veramente troppi ...


wilson ha detto...
Azz ho le orecchie in larsen


Pupanna ha detto...
difficile dire quale dato che se ci sono i figli in giro c'è anche la loro di musica ...
certe volte ci sono tre o quattro musiche in giro ... una cacofonia !! Mio marito invece jazz e solo jazz ...
per cui ci sono anche musiche che mi piacciono attuali di cui non mi curo di sapere l'autore o l'esecutore, grave?
per esempio mia figlia è un'amante della prima ora di Jeff B, ma a me certe sue melensaggini dan fastidio, con suo gran dispiacere ..
Poi c'è il tormentone di Jesus Christe Superstar e del Gobbo di Notre Dame, dato che vengono ascoltati a più non posso ... e la musica anni '70 che conoscono benissimo ... e poi musiche cattivissime ...
De Andrè va per la maggiore in tutte le stanze ma io a dir la verità preferisco sempre più la classica e qualche cantautore ...


Franco Zaio ha detto...
Wow, Steve Wynn! Visto tre volte, uno degli artisti del mio cuore. Ma ce ne sono anti e, come il cuore, cambiano negli anni a seconda dello stato del cosiddetto cuore. Certo che ha ragione Nietzsche: "La vita senza la musica sarebbe un errore"...


Donna Cannone ha detto...
Ciao, non ho un preferito assoluto. Sono "stagionale" - amo molto Chopin e Tom Waits, dai Police ai Clash passando per la Banda Bardò, Battisti e i vecchi Litfiba, CCCP.
Ultimamente reggae brasiliano, un po' di Ben Harper, Banda Bardò.
Ciao









8 giu 2008

Curiosità...che cosa ascolti?


Io amo la musica, è la colonna sonora della vita. Anche quando scrivo o navigo in internet la ascolto sempre. Ora ad esempio in sottofondo mi fa compagnia Steve Wynn con l'album "Here Come Miracles". La copertina dell'album rappresenta la sintesi del mio amore: giradischi, vinile, cuore.
Mi piacerebbe sapere cosa state ascoltando voi ora o in questo periodo o qual'è la vostra canzone, gruppo, musica preferita.

Sono curioso...Ciao.
P.S. INTEGRAZIONE AL POST - INDICATE, SE VOLETE E SE L'AVETE, ANCHE LA VOSTRA CANZONE PREFERITA O DEL CUORE. CHI HA GIA' COMMENTATO PUO' INTEGRARE. GRAZIE.






7 giu 2008

The Times They Are A-Changin


Trova le differenze tra la foto ed il video




6 giu 2008

Uomini ad una dimensione


Non abbiamo più tempo.
Il passato non esiste più perché i ricordi ci aprono gli occhi.
Il futuro non esiste più perchè i sogni non costano nulla e rendono liberi.
Viviamo in un perenne presente, come i polli d'allevamento con le luci sempre accese a consumare sempre di più, condannati a non essere mai sazi.
Uomini ad una dimensione.


5 giu 2008

"No Woman, No Cry" - Bob Marley



Vedi anche "Redemption Song" di Bob Marley.
Avevo pensato di non inviare più post. Quello appena trascorso è stato un periodo di stanchezza, superlavoro (anche i prof. qualche volta lavorano) e grande confusione. Poi, mi è capitata una cosa, stupida probabilmente, ma che mi ha fatto cambiare idea, e mi è capitata proprio a scuola.
Sabato scorso in una classe (II media) ho fatto ascoltare "No Woman No Cry": mi piace fare ascoltare musica e quando posso, ed è il momento adatto, ne parlo con gli alunni. In questi casi, tuttavia, sono sempre un po' titubante; non voglio "imporre" a tutti i costi i mei gusti, mi domando come il "pubblico" prenderà la mia proposta, d'altro canto penso sia bello che dei ragazzini conoscano ed apprezzino anche gli "antenati" dei gruppi che ascoltano ora.
Comunque sia ci ho provato e, merito di Bob Marley ovviamente, si è creato un clima favoloso: tutti cantavano, felici e contenti, hanno apprezzato molto, erano interessati a sapere chi era Marley (Perchè aveva i capelli così? era - ovviamente - una delle domande); pur calcolando "l'opportunismo" (meglio una canzone di un'interrogazione!), ho percepito una reazione chiaramente positiva e per un attimo le distanze tra adulto e ragazzo sono state del tutto annullate ed è stato bello.

Anche se mi è sempre piaciuta la canzone, non l'avevo all'inizio "selezionata" per il blog, ma ora mi sento di inserirla a pieno diritto, questa versione live, che mi ispira pace, serenità, fratellanza, amore.
Ciao, Emma.





4 giu 2008

KAROSHI - Morire di straordinari



Riportato dal sito di Repubblica
di MISAKO HIDA

Pubblico l'articolo che ha vinto il premio giornalistico "Media for Labour Rights", indetto dall'ILO, l'agenzia dell'Onu per i diritti del Lavoro.

"Tutto il tempo che ho passato è stato sprecato". In una giornata di marzo del 1999, ancora prima che i germogli di ciliegio cominciassero a sbocciare, un ragazzo di 23 anni, Yuji Uendan, in preda a una forte depressione causata dall'eccesso di lavoro, si è tolto la vita. È stato trovato nel suo appartamento di Kumagaya, alla periferia di Tokyo, con quelle parole scribacchiate su una lavagnetta bianca che usava per l'elenco degli appuntamenti giornalieri.

Uendan aveva lavorato per quasi 16 mesi come ispettore di apparecchiature per la produzione di semiconduttori, in una stanza asettica con una luce soffusa giallastra nella fabbrica della Nikon a Kumagaya, vestito dalla testa ai piedi con una divisa bianca sterile.

Era stato assunto dall'appaltatrice Nextar (oggi Atest) che lo mandava per incarichi a termine alla Nikon, una delle principali produttrici giapponesi di macchine fotografiche e dispositivi ottici. Uendan faceva turni di giorno e di notte di 11 ore a rotazione, con straordinari e viaggi extra che gli facevano raggiungere le 250 ore al mese.

Nel suo ultimo periodo di lavoro all'interno della fabbrica era arrivato a 15 ore consecutive senza un giorno libero. Soffriva di mal di stomaco, insonnia, intorpidimento delle estremità. In poco tempo era dimagrito di 13 chili.

"Aveva la faccia molto tirata" racconta la madre, Noriko Uendan, 59 anni, che ha cominciato a soffrire di angina dalla morte del figlio e ora porta sempre con sé pillole di nitroglicerina. "Mi fa soffrire pensare a quanti giorni è rimasto lì, da solo, prima che lo trovassero".

Nel marzo del 2005, il tribunale distrettuale di Tokyo ha dichiarato che sia la Nextar sia la Nikon erano da ritenersi responsabili per la morte di Uendan e ha ordinato a entrambe le aziende il risarcimento dei danni. "È stata una vittoria senza precedenti per i lavoratori temporanei", ha detto l'avvocato di Uendan, Hiroshi Kawahito, che è anche segretario generale del Consiglio di difesa nazionale per le vittime di "Karoshi". L'espressione giapponese che sta a significare "morto per eccesso di lavoro" ormai è stata adottata anche dalla lingua inglese, basta consultare il dizionario Oxford.

"Si è trattato del primo caso in cui non solo l'azienda che forniva personale temporaneo, ma anche quella che lo riceveva, sono state condannate per negligenza" ha aggiunto Kawahito. Ma la causa non è conclusa. Entrambe le aziende sono ricorse in appello, ma la madre della vittima non intende darsi per vinta.

La battaglia legale perciò continua alla corte d'appello di Tokyo, dove alla fine di gennaio si è tenuta la dodicesima udienza. "Negli ultimi anni, sempre più lavoratori temporanei sono stati costretti a lavorare tanto quanto i dipendenti a tempo pieno ed è molto comune che le società appaltatrici forniscano illegalmente ai propri clienti dipendenti di fatto come se fossero interinali o temporanei", dice Koji Morioka, professore di economia e autore di The Age of Overwork, L'era del lavoro eccessivo. "Visto lo status quo, il caso di Uendan ha un'importanza particolare perché si è trattato in assoluto della prima richiesta di indennizzo per il suicidio di un lavoratore temporaneo a causa di straordinari ed eccesso di lavoro."

La questione del "karojisatsu", letteralmente "suicidio dovuto all'eccesso di lavoro" è un problema serio in Giappone. Il numero di suicidi è aumentato drasticamente, superando i 30 mila casi dal 1998, quando il tasso di disoccupazione raggiunse un record dai tempi del dopoguerra. Secondo gli ultimi dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità, il numero di suicidi in Giappone è quasi il doppio di quello negli Stati Uniti. L'ultimo studio dell'agenzia di Polizia nazionale giapponese evidenzia che nel 2006 si sono tolte la vita, in tutto il paese, 32.155 persone. Kawahito stima che più di cinquemila suicidi ogni anno sono il risultato della depressione causata da eccesso di lavoro.

Secondo le ultime stime dell'Organizzazione internazionale del Lavoro, ILO, il Giappone detiene il primato di dipendenti che superano le 50 ore a settimana (28,1 per cento), mentre nella maggior parte dei paesi dell'Unione Europea, la cifra non va oltre il 10 percento (in Italia siamo al 4,2 per cento).

"L'era del lavoro eccessivo" riporta che la quota di ferie retribuite da parte dei dipendenti giapponesi è scesa al 47 percento nel 2004 dal 61 per cento del 1980. "I troppi straordinari quasi impediscono ai lavoratori di godere di ferie retribuite e questo costituisce un problema" sostiene Kosuke Hori, a capo dell'Associazione giapponese degli avvocati del lavoro.

Il Giappone non ha ratificato alcuna Convenzione dell'ILO sull'orario lavorativo, comprese la Convenzione 132 relativa alle ferie retribuite e la Convenzione 1 sulle ore di lavoro. La legge nazionale non mette un tetto al lavoro straordinario per certe professioni e in certe condizioni. "Quando si tratta di ore lavorative - Marioka scrive nel suo libro - in Giappone non c'è alcun riferimento agli standard internazionali".

"Ho giurato su mio figlio mentre era in coma che non mi sarei mai arresa - ha detto la madre di Yuji Uendan - e spero davvero che in futuro le aziende giapponesi lascino avere vite dignitose ai propri dipendenti, tanto da arrivare a morire di vecchiaia".






3 giu 2008

Quando in un paese

Quando in un paese si dà fuoco ai campi rom
Quando in un paese si dà la colpa di tutti i mali ad un'etnia
Quando in un paese la responsabilità penale individuale non esiste più e si trasforma in responsabilità etnica
Quando in un paese Ministri della Repubblica non riconoscono la Repubblica stessa
Quando in un paese l'appartenenza etnica diventa reato
Quando in un paese vengono promulgate leggi ad hoc contro le minoranze
Bisogna avere il coraggio di dire che quel paese non è più democratico
Bisogna avere il coraggio di dire che quel paese è fascista
Non potete far finta di non vedere
Non potete dire che siete di centro destra
Dovete avere il coraggio di uscire allo scoperto e di dire che siete fascisti.
Fascisti.