13 lug 2009

A Grillo stanno negando la tessera del PD.

Non c'è limite alla mediocrità. Facili profeti quelli che hanno previsto che il Grillo Pirla, avrebbe messo in difficoltà gli ancora più pirla dirigenti del PD.
Ora infatti quest'ultimi lo temono. Non sono sicuri di sè e dei propri mezzi e stanno trasformando una provocazione (stupida ed inutile secondo me, ma comunque legittima) in una farsa negandogli la tessera d'iscrizione che sola consentirebbe di presentarsi come candidato alla segreteria.
Bravi, acuti, adesso nella provocazione ci state cadendo, anzi ci siete già caduti nel momento in cui gli avete negato la possibilità di iscriversi.
Già vedo i giornali di destra scatenarsi "agli stupratori sì è permesso iscriversi al PD e a Grillo no" e via tra Libero ed Il Giornale ne faranno una strage...
Ma usare la testa proprio mai? Nemmeno una volta per sbaglio? Cos'è lo temete? Se così fosse è meglio che chiudiate baracca e burattini e vi procuriate una buona zappa chè i campi incolti sono tanti, tantissimi.
Alla fine gliela dovete dare, quindi evitate brutte figure per nulla.

D'Alema dì qualcosa ti prego.

10 commenti:

zefirina ha detto...

ancora a chiedere a d'alema di dire qualcosa??????

la signora in rosso ha detto...

l'Italia vive di trovate...quelle amorose di Berlusconi, quelle comiche di Grillo...e quelle che non fanno ridere nessuno di Marino!
Hai ragione D'Alema dì qualcosa!

silvano ha detto...

SIR: hai ragione al 100%, questo è un paese dove si vive di trovate.

Zefi: e certo che gli chiedo a D'Alema di dir qualcosa, anche non di sinistra, ma che dicesse qualcosa qualche volta invece di far le pulci dopo a tutti.

laritorna ha detto...

Il pd è costituito nella sua totalità da infiltrati del pdl? Impossibile essere idioti senza una ragione precisa od una causa naturale.

Fabio Pari ha detto...

Sono sempre stato avverso all'integralismo proposto da Grillo e non credo che la sua candidatura alla segreteria del PD sia una cosa positiva per il futuro del partito.
In primis perché il PD non è un contenitore dove chiunque possa confluire in qualsiasi momento, pretendendo di parlare a nome proprio a discapito dell'identità d'insieme (seppur minima) che i militanti (non i vertici, sia chiaro) del partito sono riusciti a costruire dal basso in questi anni.

Condivido molte delle sue iniziative che hanno il loro fulcro nei temi del rispetto della legalità e della salvaguardia dell'ambiente (che oltretutto combaciano con quanto sostenuto da Italia Dei Valori e Verdi, quindi perché non andare da loro?), ma non condivido la sua politica spesso sfociante nell'antipolitica e nel populismo qualunquista (attaccando volentieri il PD , più volte assimilato addirittura al PDL)

Un personaggio che, fino a qualche mese fa , pregava i cittadini di astenersi dal voto, inducendoli a rinunciare ad un diritto/dovere sancito dalla Costituzione, ora dichiara di voler prendere parte a quel sistema da lui stesso criticato. Sembra quasi la "Fattoria degli animali" di Orwell, non trovate?
Inoltre pretendere d'ottenere la segreteria del secondo partito più grande del Paese così, di punto in bianco, mi sembra un comportamento arrivista e del tutto scorretto, a maggior ragione se si considera che la linea politica (politica poi...) di Grillo è lontanissima da quella del Partito Democratico.

Penso che Grillo stia solamente tentando di spaccare il partito e di gettarlo nella confusione, approfittando di un momento difficile della vita di questo progetto.
Io, personalmente, la tessera non gliela darei.


http://fabiopari.blogspot.com/

silvano ha detto...

Ciao Fabio e benvenuto. La tua analisi non fa una grinza ed è consivisibile. Anch'io penso che Grillo sia un pirla ed un comico che non fa più ridere nessuno, quello che contesto e che trovo preoccupante è che il PD si faccia mettere in difficoltà da uno così. Diamogli sta tessera che poi se si ha qualcosa da dire, se si hanno delle idee, un personaggio così non rappresenta certo un problema. Quello che mi preoccupa è vedere che che un bluff come Grillo, un piccolo provocatore mette in seria difficoltà la classe dirigente del secondo partito del paese. A questo punto mi chiedo: ma che gente è quella che va in affanno perchè interviene il buffone di turno? Per un partito serio una cosa del genere non dovrebbe esistere, preoccupazione zero per uno come Grillo...
ciao.

Anonimo ha detto...

..a bè se parla D'Alema almeno ci facciamo due risate.

dario ha detto...

Hey, mago Silvan ;-)

Io credo che il problema sostanziale e' che se Grillo si candidasse alle primarie, vincerebbe.
Guadagnerebbe infatti piu' voti di qualunque franceschini e bersani, il povero Marino e' condannato a morte prima ancora di nascere, e a Grillo non possono defenestrarlo prima che diventi pericoloso, come hanno fatto con la Serracchiani.

Insomma, nessuno di noi vorrebbe Grillo a segretario del PD, ma, perdio, sarebbe decisamente meglio di tutta quella politica fallimentare che ormai da troppo tempo ha dimostrato la propria incapacita', se non collusione con l'avversario.

E se a destra accusassero il PD di accettare stupratori ma non Grillo, be'... forse sarebbe una delle cose sensate che direbbero.

E' che io credo che a Berlusconi gli faccia un gran comodo che vinca qualcuno come Franceschini o Bersani. Grillo e' un deficente, ma forse sarebbe in grado, nella sua deficenza, di dar fastidio.

Guarda sul sito della Serracchiani che belle discussioni che stanno avvenendo in questo periodo.
Ovviamente senza che alcun pezzo grosso del PD vi partecipi (serracchiani compresa).

Credimi, l'accusa di distruggere la democrazia bisognerebbe farla in primis al PD, non a Berlusconi.

Che tristezza.

dario ha detto...

Caro Fabio Pari.
Tanto per presentarmi, io non mi sento un simpatizzante del PD, anche se mi sono visto costretto a votarlo.

A me non piace Grillo. Non mi fa ridere come comico fin dai tempi di Te la do io l'america, l'istigatore di piazza da quinto potere mi pare una figura dannosa per la societa', credo che se le sue denunce siano spesso condivisibili, anche se qualunquiste, denunciare non sia sufficiente. Non e' politica. La politica e' fornire una possibilita' di soluzione ad un problema. Io, dopo anni in CroceRossa, sono in grado di riconoscere un infarto. Ma non sono in grado di curarlo, quindi la mia competenza non serve a nulla.

Detto questo pero':
1) la tessera del partito si puo' negarla o no. Ma bisogna scegliere se seguire determinate regole, in questo, oppure sfruttare la tessera di partito opportunisticamente da chi nel partito c'e' gia'. Anzi, da chi il partito lo comanda. Tu sei iscritto? Be', che ne diresti se un pezzo grosso ti dicesse che tu non sei degno di far parte del partito perche' gli stai antipatico? Non e' il partito che deve scegliere i suoi membri, ma viceversa. Il punto e' che non bisogna decidere se Grillo ci piace o no per accettarlo o rifiutarlo, il punto e' che c'e' una regola, e quella regola va applicata per Grillo come per chiunque altro. Discutiamo sulla regola, piuttosto. Se si cambiano le regole e si decide, chesso', che i Genovesi non possono iscriversi al Partito, allora Grillo rimane tagliato fuori. Ma questo deve valere per tutti: se sei genovese, allora niente, se non lo sei allora benvenuto.

2) spaccare il partito e gettarlo nella confusione? Be', se il partito avesse una linea politica, come si presume debba essere nell'ordine delle cose, be', quella linea politica e' da rispettare. Grillo o no. Se ad esempio, ma solo per fare un esempio, nel programma del PD ci fosse scritto a caratteri cubitali che si vuole risolvere una volta per tutte il problema del conflitto di interessi (ovviamente non basta che ci sia scritto ma il concetto dovrebbe essere di ispirazione negli sforzi dei parlamentari e, si spera, del futuro governo, cosa che non e' avvenuta mai), allora penso che, ad esempio, Berlusconi, non vorrebbe mai iscriversi al PD. Tanto meno farne il segretario. E se si candidasse segretario nessuno lo voterebbe mai. Io non lo voterei perche' se io sono nel PD e' perche' voglio risolvere il conflitto di interessi ed e' evidente che Berlusconi non lo vuole, e quindi penserei che Berlusconi non sia un buon segretario. Ma perche' invece penso che Grillo vincerebbe? Perche' lui dice le cose. Non le fa, ma almeno le dice, con sincerita'. Il che e' gia' un passo avanti rispetto a quel che e' successo finora con Veltroni prima e Franceschini dopo, ma anche prima del PD, con i DS, il PDS e il PC andando a ritroso fino al dopo-berlinguer. Dai, come si fa a pensare ancora di avere un segretario di partito che dice che Craxi e' un innovatore eccezionale ed e' meglio di Berlinguer? Fino ad adesso solo Berlusconi aveva detto una minchiata del genere! Ma io devo votare a uno che gli piace Craxi?

continua...

dario ha detto...

...continua
3) la presunta incoerenza di Grillo che prima dice di non votare e poi vuol far parte del sistema e' evidentemente pretenziosa.
Io non sono di quelli che e' a favore del non voto, ma il senso di quello che diceva grillo era evidente, e per me condivisibile. Sostanzialmente diceva che se Berlusconi e' uno schifo, il PD non e' da meglio. Sostanzialmente diceva che il voto non ha senso perche' chiunque tu voglia votare, voti per la persona sbagliata. Se voti Berlusconi fai i suoi porci interessi, se voti PD vuoi eleggere qualcuno che e' colluso con Berlusconi, e quindi fai comunque i suoi porci interessi. Che altro puoi fare? Votare la destra alternativa (Lega?) o IDV. E in questo modo mandi al governo comunque Berlusconi o qualche bell'elemento del PD. No, questa non e' una alternativa. L'unica alternativa e' non votare. Non sono d'accordo perche' anche non votare non e' una alternativa. Non votare significa accettare passivamente lo status quo. E non voglio nemmeno questo. L'unico potere in mano a noi poveri elettori e' quello di dimostrare qualcosa con il voto. E per me, votare PD, IDV o qualcuno a sinistra, significa dimostrare la mia volonta' di cambiare, anche se comunque vadano le elezioni non si cambiera'. E allora? Allora, se Grillo facesse il segretario del PD ci sarebbe effettivamente una alternativa praticabile. Mi piace? No, ma almeno e' una alternativa, ed e' praticabile. Questo Grillo voleva dimostrare e urlare chiaramente. E questo ha fatto. Plauso per grillo.

4) Ne' come provocazione, ne' come intenzione vera, non ha senso che Grillo si candidi in IDV. Perche' IDV ce l'hanno gia' una linea politica e quella portano avanti. Perche' criticarli su quel punto?
Il PD e' stato assimilato al PDL (addirittura!!!!!) da Grillo, non per la volonta' dei simpatizzanti e della base, ma per la collusione dei dirigenti con il PdL e Berlusconi. Per il mercimonio delle loro anime e delle nostre con il nemico per salvare la soffice poltrona che sta attaccata col bostik ai loro culoni stanchi. Votare il PD e' come votare il PdL perche' entrambe le possibilita' sfociano nel potere di Berlusconi. Anche se vincesse il PD Berlusconi infatti rimarrebbe al suo posto a comandare, anche se non siederebbe piu' sulla poltrona piu' alta del governo. Ne e' dimostrazione il fatto che in tutti gli anni di governo di centrosinistra non si e' trovato mai cinque minuti di tempo per approvare una cazzo di legge sul conflitto di interessi. Facciamo un esempio. Il Lodo Alfano. Supponiamo che il PD vinca le prossime politiche e Franceschini (o bersani, a tua scelta) diventi presidente di un consiglio dei ministri di sinistra, appoggiato da un parlamento di sinistra a stragrande maggioranza. Pensi che abolirebbero il Lodo Alfano? Io penso di no, perche'... perche' mai dare fastidio a Berlusconi che ci puo' sempre tornare comodo? E allora, spiegamela tu la vera differenza tra PD e PdL!
Certo, se Grillo fosse il presidente del consiglio (pover'Italia!), le cose sarebbero diverse.

E allora, perche' continuo a votare PD (o IDV, che e' lo stesso, visto che comunque IDV puo' vincere solo se si allea al PD)? E dimmelo tu che altro potrei fare!