25 mag 2010

Ivan Basso sullo Zoncolan assomigliava a Flo Jo

Non seguo il ciclismo e quindi nemmeno il Giro D'Italia. Leggo i titoli sui giornali e non so chi sia in maglia rosa, ne conosco solo il nome.
Trovo il ciclismo uno sport che negli anni abbia definitivamente perso ogni residua credibilità in seguito ai ripetuti e reiterati scandali per il doping.
Ora si dice che con i nuovi regolamenti controlli ecc., di nuovo sia pulito: me lo auguro.
Domenica scorsa ho visto alla tv alcuni minuti della tappa con la salita finale dello Zoncolan.
Ho visto il viso sorridente di Ivan Basso che pedalava a una velocità e con una scioltezza tali che mi ha ricordato il sorriso di Florence Griffith a Seoul nelle finali dei 100 e dei 200 metri.
Ho spento nauseato non reggendo lo spettacolo e la retorica giornalistica sull'epica della fatica.
Tutto epico sino alla prossima squalifica "quando le regine del tua culpa affolleranno i parrucchieri".

5 commenti:

Maurizio Pratelli ha detto...

purtroppo è tutto vero. strano sport il ciclismo a colori...

kempest ha detto...

Il ciclismo,specie quello di montagna,di per se' sarebbe anche uno sport molto affascinante,ma credo che il doping ormai rappresenti da molto tempo la normalità,e non l'eccezzione

Ernest ha detto...

Ciao silvano
mi ha sempre affascinato il ciclismo, il passare tra i paese, posti incredibile di un paese troppo trasformato dall'assurdità dell'uomo. Quello che dici però è giusto da troppo tempo non riesco più ad associare questi pensieri al ciclismo
un saluto

Alberto ha detto...

Il ciclismo è proprio bello come sport, peccato che quello professionistico non ne abbia più nemmeno la parvenza; non è umano che dopo 200 km si affronti una salita media del 11,9% (con punte fino al 22%) sorridendo...
Tant'è ormai è solo business, purtroppo.

Disco Boomer ha detto...

io sono rimasto a Gimondi; niente a che vedere col Giro dei fattoni !