Leaving New York, never easy canta Michael Stipe.
E come dargli torto. Mi ricordo ascoltandola ora e sempre, seduto fuori dal JFK a fumare una sigaretta in attesa dell'aereo e lontano un po' avvolta dalla foschia la skyline di Manhattan e la promessa che le feci a quella città donna amante che sarei ritornato prima o poi.
Sì prima o poi tornerò, capiterà l'occasione, voglio ancora passeggiare sul ponte di Brooklyn, per le strade di Broadway, nei grandi parchi pubblici, lungo l'Hudson a guardare il New Jersey.
Leaving New York, never easy. I saw the light fading out.
Un canto d'amore che attraverso la musica e le parole di un artista ben racconta cosa può dare e togliere N. Y. se entra nel cuore, se supera la plastica della rappresentazione televisiva, se vince la naturale diffidenza di un europeo.
E come dargli torto. Mi ricordo ascoltandola ora e sempre, seduto fuori dal JFK a fumare una sigaretta in attesa dell'aereo e lontano un po' avvolta dalla foschia la skyline di Manhattan e la promessa che le feci a quella città donna amante che sarei ritornato prima o poi.
Sì prima o poi tornerò, capiterà l'occasione, voglio ancora passeggiare sul ponte di Brooklyn, per le strade di Broadway, nei grandi parchi pubblici, lungo l'Hudson a guardare il New Jersey.
Leaving New York, never easy. I saw the light fading out.
Un canto d'amore che attraverso la musica e le parole di un artista ben racconta cosa può dare e togliere N. Y. se entra nel cuore, se supera la plastica della rappresentazione televisiva, se vince la naturale diffidenza di un europeo.
5 commenti:
Una delle mie preferite!
vorrei andare a nyc solo per poterla ascoltare e "sentirla" davvero :)
Bello tutto l'album.
Amo chi "racconta" certe città in un certo modo, ma proprio non riesco di certe città a far scattare la scintilla che mi porterebbe ad amarle...
i rem.... il loro concerto all'olimpico....
li adoro
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