In un post di tempo fa parlavo della difficoltà di comunicare, nella vita e nei blog.
Da un alto il pudore, dall’altra la voglia di parlare, tra queste due tensioni opposte lo sviluppo di una dialettica talvolta problematica e contraddittoria, momenti di libertà ed inibizione.
In questo equilibrio instabile i mezzi per esternare le nostre simpatie, fobie, inclinazioni sono molteplici, a volte diretti altre volte più sfumati e possono passare per il tramite di una canzone, per le impressioni tratte da un film, o per le parole di uno scrittore.
“I’m so afraid of losing something I love that I refuse to love anything.” Maybe that would have made the impossible possible. Maybe, but I couldn’t do it, I had buried too much too deeply inside me. And here I am, instead of there. I’m sitting in this library, thousands of miles from my life, writing another letter I know I won’t be able to send, no matter how hard I try and how much I want to. How did that boy making love behind that shed become this man writing this letter at this table?”
Johnatan Safran Foer
Da un alto il pudore, dall’altra la voglia di parlare, tra queste due tensioni opposte lo sviluppo di una dialettica talvolta problematica e contraddittoria, momenti di libertà ed inibizione.
In questo equilibrio instabile i mezzi per esternare le nostre simpatie, fobie, inclinazioni sono molteplici, a volte diretti altre volte più sfumati e possono passare per il tramite di una canzone, per le impressioni tratte da un film, o per le parole di uno scrittore.
“I’m so afraid of losing something I love that I refuse to love anything.” Maybe that would have made the impossible possible. Maybe, but I couldn’t do it, I had buried too much too deeply inside me. And here I am, instead of there. I’m sitting in this library, thousands of miles from my life, writing another letter I know I won’t be able to send, no matter how hard I try and how much I want to. How did that boy making love behind that shed become this man writing this letter at this table?”
Johnatan Safran Foer
3 commenti:
la voglia di comunicare è sempre tanta, soprattutto in un periodo in cui la fame di censura e di controllo dall'altra parte sta tornando ad essere molto forte. però poi scattano le paure, le paranoie, etc. e si fa dura. nei blog, ma anche nella vita
molto bello il testo di safran foer!
Io sento molto forte l'esigenza di comunicare. Sempre. Nel blog come nella vita. Senza timori.
credo che in questo momento più che mai si debba comunicare assolutamente, vero a volte i nostri blog sembrano un po' stretti perchè ci sono delle discussioni che andrebbero sviluppato ancora meglio e così non è facilissimo, ma comunichiamo, parliamo ci confrontiamo e questo è davvero importante, fondamentale direi.
un saluto
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