30 nov 2009

Arnold Layne - David Gilmour, Richard Wright, David Bowie


Sempre, nei miei ascolti, trovo uno spazio da dedicare al primo amore musicale: i Pink Floyd.
In questo periodo l'interesse è concentrato sulla primissima fase della storia del gruppo inglese.
I Pink Floyd di Syd Barrett sono a distanza di 40 anni una fonte di idee che ancora stupiscono. Varietà, fantasia, invenzioni non si contano nel primo album e tra i 45 giri di quel periodo.
Canzoni che sono quadri impressionistici, elettrici, drogati, malati.
Temi trattati nelle canzoni che fanno emergere uno sguardo curioso e sempre inquieto su un mondo, quello della fine della fine degli anni sessanta, che era in fermento e preludeva ad un grande cambiamento.
Nelle canzoni potevano prendere vita anche storie che sino ad allora erano off limits, come questa che narra di uno strano feticista che di notte...


Arnold Layne had a strange hobby
collecting clothes, moonshine washing lines
they suit him fine

On the wall hung a tall mirror
distorted view, see through, baby blue
he got it

Oh Arnold Layne, it's not the same
it takes two to know, two to know, two to know, two to know
why can't you see
Arnold Layne, Arnold Layne,
Arnold Layne

Now he's caught a nasty sort of person
they gave him time, doors bang chaingang
he hated

Arnold Layne, Arnold Layne
Arnold Layne
Arnold Layne

don't do it again

8 commenti:

zefirina ha detto...

thanks

Leandro Giovannini ha detto...

Si può discutere quanto vogliamo, ma i Pink Floyd con Syd Barret erano una spanna sopra ai Floyd successivi, ricordo con piacere anche "See Emily Play".

Lucien ha detto...

A me dei Pink Floyd fino a the Wall piace tutto!!
Prima e dopo Syd Barret.

Euterpe ha detto...

Caspita Bowie che canta Barret!
Anch'io mi metto con Harmonica a cantare See Emily Play.Però io sono un superfan di Waters e per i miei gusti il top dei Floyd da da Dark side fino a The Wall.Senza vergogna e contro mille critiche amo anche The final cut,che è oggettivamente un disco solista di Waters.

silvano ha detto...

The Final Cut è un grande disco di un grande cantautore, quasi un poema.
A me piacciono sia i Pink Floyd di Barrett, sia i Pink Floyd-Pink Floyd.
Voglio dire, Syd Barrett fa mondo a sè. A rigore si potrebbe dire che i Pink Floyd di "The Piper At TheGates Of Dawn" nemmeno sono un gruppo rock. Si trattava di Barrett e 3 amici che suonavano con lui. Quel disco è l'universo poetico di Barrett di un genio che è bruciato subito come la capocchia di un cerino. I Pink Floyd hanno cominciato a lavorare come gruppo dal secondo album e sono andati in un crescendo spaventoso sino a The Dark Side. A me piacciono anche dopo, ma se vogliamo la fase veramente creativa tocca il suo apice con quell'album.
Ciao.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ma il video é recente? di quanto tempo fa?Sembra un Bowie ultima maniera...

Che bello vedere David sul palco!!!

Anonimo ha detto...

Siamo in sincronia perfetta.
Proprio da un paio di giorni sto riascoltando, con rinnovato piacere, "The piper at the gates of dawn" e " A saucerful of secrets".
E sono daccordo con quello che dici, Barret è un mondo a parte, migliore o peggiore non so.
I Pink Floyd cominciano col loro secondo album

chiarina ha detto...

splendido bowie che canta barrett, sua grandissima influenza, è stato Syd a dargli l'idea di cantare marcando l'accento...o a cantare del laughing gnome nella sua fase psichedelica. anche io adoro la prima fase dei pink, la mia preferita è "paint box", mi fa impazzire.

poi syd se ne andò e roger waters una volta capito che non riusciva a scrivere singoli come arnold lane e see emily play (ma solo point5 me at the sky) disse: "ok, let's do long songs then!"