1 nov 2009

Rutelli - Casini e la matematica

Rutelli lascia il PD e corre tra le braccia amorevoli di Casini.
Casini dichiara che l'unione con Rutelli porterà il raddoppio dei consensi ai centristi.
Io non so.
Certo è che la matematica non è un'opinione per cui sempre penserò che 1 coglione + 1 coglione faccia e farà sempre e solo 2 coglioni non credo come pensa Casini che 1 coglione + 1 coglione faccia 1 genio.
Vedremo.

7 commenti:

Pellescura ha detto...

La matematica non è un'opinione infatti...

Bastian Cuntrari ha detto...

È vero quello che scrivi, ed è vero che - alla fine della fiera - ce ne troveremo solo due in più: ma pensa che uno solo ci tiene in scacco da 3 lustri!

Anonimo ha detto...

E pensare che siamo riusciti a regalare il comune alla destra alemanniana con annessi manganellatori candidando Rutelli. Provano a ricostruire il grande centro, che in realtà c'è sempre stato. Bersani vuole accordarsi con l'Udc, lo stesso partito che fino a qualche tempo fa ha sostenuto tutte le leggi vergogna di Berlusconi. Per non parlare dei loro "cavalli di battaglia" Contro la fecondazione assistita, contro l'aborto, hanno affossato la legge sull'aggravante -omofobia-, contro il testamento biologico, contro le coppie di fatto. La prima cosa da fare è porre le differenze - se ancora ci sono, a questo punto ne dubito - ed è questo il problema. A questo punto, Bersani dovrebbe spiegare, qual'è la differenza essenziale tra i fioroni, le binetti, le bianchi, i quagliariello, i rutelli, i casini.
A mio avviso nessuna, la sinistra -partitocratica - condivide lo stesso terreno calpestabile del centro-destra. Questa è la drammatica realtà.

ps: ti consiglio, se ancora non l'hai fatto, di leggere l'articolo di Flores d'Arcais - il Dna della socialdemocrazia - lo trovi alla destra del mio blog.

Marco

il Russo ha detto...

Sai che due coglioni starli a sentire?

dario ha detto...

Mah... se per "coglione" intendi "stupido" mi sa che non siamo d'accordo per niente. Casini tutto e' tranne che stupido!

Secondo me pero' questa vicenda e' da leggere.
Quando sul blog del Russo ho puntato il mio dito accusatore contro la Binetti che voto' contro la legge sull'omofobia, mi e' stato detto che noi del PD non siamo mica come quelli del PdL e quelli dell'UDC, che' una sola traditrice Binetti non puo' essere paragonata alla moltitudine che vota in massa.

Ora pero' Rutelli del PD se ne va nell'UDC. Insomma, allora Rutelli era un buono che non votava contro, ora invece e' un cattivo che si aggrega al partito che vota contro in massa.
Allora, o diciamo che Rutelli e' un coglione, e allora il PD di qualche settimana fa non conteneva il solo caso isolato della Binetti, ma quanto meno due casi un po' meno isolati. Oppure diciamo che Rutelli e' diventato coglione improvvisamente in queste poche settimane. Oppure diciamo pure che il PD non aveva, salvo casi isolati, preclusioni a votare contro la legge sull'omofobia.

E tu puoi anche dirmi che si tratta di un tema minore. Nel qual caso non si punti il dito contro la destra su questo tema. E poi, comunque vaglielo a dire alle comunita' omosessuali che si tratta di un tema minore (io peraltro qualche amico in quelle comunita' ce l'ho!).

Alla fine, comunque, io penso che la questione non sia cosi' semplice, perche' secondo me questo distacco di rutelli che segue a breve le primarie e' tutto strategico, che prelude ad una alleanza tra PD e UDC. Cioe' praticamente si rinuncia al perseguimento della purezza di (non-)valori di Veltroniana memoria per ricostruire un calderone di cui il PD e' solo la principale (solo numericamente) forza, stringendo amichevolmente la mano a tutti i fascisti di sinistra e anche un po' a quelli di destra. Ed evitando di nuovo di scegliere una identita' politica per convergere nell'unico stupido ideale di far fuori Berlusconi.
Certo, quando Berlusconi sara' fatto fuori e le stampelle di illegalita' su cui ha appoggiato l'italia, ci sara' un'orrido vuoto che fara' crollare miseramente la Nazione, in mancanza di una coerente alternativa.

dario ha detto...

Storico,
Secondo me se uno che fa parte del PD decide di andarsene nell'UDC o, addirittura, come dici tu, nel PdL, potrebbe esserci una spiegazione semplice: questo signore ha totalmente cambiato opinione.
Se pero' scartiamo per un attimo questa ipotesi, secondo me la domanda da farsi non e' perche' questo signore se ne vada dal PD, ma piuttosto perche' prima ci stava.

Con la mia ingenuita' ad oltranza, ritengo che uno sta in un partito perche' crede nei valori di quel partito. Soprattutto se si tratta di un pezzo da 90 di quel partito, tipo appunto Rutelli.
Se questo tizio quindi prima stava nel PD e poi se ne va nell'UDC, i casi sono:
1) l'UDC e' cambiato a tal punto da rappresentare meglio i valori di Rutelli
2) il PD e' cambiato a tal punto da non rappresentare piu' i valori di Rutelli
3) Rutelli e' cambiato a tal punto da essere rappresentato meglio dall'UDC di quanto non lo fosse dal PD.
Oppure una combinazione di piu' di uno dei precedenti punti.

Ora, a me non pare che si sia verificata nessuna di quelle tre cose. Quindi bisognerebbe dedurre che i miei presupposti sono sbagliati. Cioe' che non e' vero che uno sta in un partito perche' crede nei valori di quel partito.
Dedurre quindi che "L'uscita di Rutelli è un sintomo di un più vasto malessere che coinvolge i moderati di centro" mi pare davvero un po' troppo semplicistico.

dario ha detto...

ooops... non avevo visto il link... ora vado a leggere!