24 nov 2009

Spread Your Wings - Queen


So che gli amici che meglio mi conoscono vedendo questo post penseranno che mi abbia dato di volta il cervello o che mi sia rimangiato ciò che ho sempre sostenuto e cioè che i Queen e Freddie Mercury non siano mai stati tra i grandi del rock come il marketing ed un pubblico oceanico di fans hanno sempre preteso.
Li voglio rassicurare che non ho cambiato idea, nè sul gruppo nè sulla supposta grandezza di Mercury che avrà pure avuto una voce bellissima (lo penso anch'io, grande estensione e ricchissima timbrica) ma che di contro non ha mai cantato nulla di memorabile, come dire: un enorme spreco di un grande talento.
E però alcune canzoni dei Queen (poche) mi son sempre piaciute, se sia per la loro qualità intrinseca o per i ricordi ad esse associati poco importa. Di sicuro tra quelle poche canzoni questa "Spread Your Wings" che profuma ad ogni nota di libertà.

Freddie Mercury (5 settembre 1946 – 24 novembre 1991) RIP.

...and fly away...fly away...

14 commenti:

Euterpe ha detto...

l'ho giusto sentita ieri sera.
Per me cmq i queen sono fondamentali per la cultura pop-rock.
Anche se a molti critici non piacciono il loro impatto sull'immaginario collettivo è devastante.Dall'80 ad oggi secondo me solo U2 e Michael Jackson accostabili a loro per quanto riguarda la popolarità.Questo non vuol dire che siano i miei preferiti ma non si può non tenerne conto.

silvano ha detto...

Sono molto popolari ma questo non fa di loro i Led Zeppelin nè per qualità nè per importanza, nè Michael Jackson può stare alla pari di Otis o Marvin Gaye, anche se come popolarità e dischi venduti li polverizza. Solo questo volevo dire. I fan, ed essere troppo fan o tifosi non facilita l'obiettività, invece pensano che per il fatto che essi siano popolari questo automaticamente abbia delle ricadute sulla qualità della loro musica. Lo so che tu non la pensi così, ma puntualizzavo per eventuali altri commenti.

Joyello ha detto...

Sui queen la penso come te. E quasi quasi sottoscrivo anche questa cosa su "spread your wings" da ragazzo mi piaceva molto. Ora la trovo un po' stucchevole ma non male. In realtà, in controtendenza, io ho sempre pensato che tutto l'album "News From The World" fosse uno dei loro numeri migliori. Il mainstream che si avvicinava ma ancora con legami a certo barocchismo prog. A perte la doppietta "We Will Rock You" / "We are The Champions" in apertura va ricordata (e salvata) anche "Shear Heart Attack", brano con lo stesso titolo del primo album della band, in versione fulmicotonepunkrockheavy. Dunque, queste due, più l'ovvia Bohemian Rapsody (del terzo album) e l'immortale "Somebody to love" del quarto e... c'è tutto quello che salvo dei Queen. Forse come bonus track ci metto "Don't Stop Me Now", tiè

il Russo ha detto...

Il tuo è comunque un giusto ricordo.

Anonimo ha detto...

Intanto ti saluto. Poi sono d'accordo con te, pienamente, sui Queen e su questa canzone anche. Prima o poi ci scriverò un post anche io. Salverei una quindicina di canzoni, ma se non ci fossero mai stati il rock non sarebbe stato diverso in niente.

Mr Montag

silvano ha detto...

Joyello...che mi hai letto nel pensiero? A quello che hai detto posso solo aggiungere un altro loro album che ho sempre apprezzato per la genuinità e cioè "Live Killers".
ciao.

brazzz ha detto...

mai sopportati..l'emblema del cattivo gusto. a mio avviso-

Euterpe ha detto...

Inutile precisione da bibliotecario
ma Bohemian rapsody è dal quarto album dei Queen A night at the Opera e somebody to love è dal quinto A Day at the races

Joyello ha detto...

Giusto euterpe. Dimentico sempre "Queen II", e dire che c'ha pure il numerino :)

dario ha detto...

Mah, da musicista e da appassionato di jazz ho sempre sostenuto che basta andare in qualche bel localino (sono anni ormai che non ci vado piu'...) sui navigli a Milano per rendersi conto che qualunque cosa si trovi comunemente nei negozi di musica, sui media e su youtube siano al confronto solo delle operazioni commerciali. Insomma, si vende per fare soldi, non per proporre la buona musica. E le cose non vanno necessariamente a braccetto. Anzi, non ci vanno quasi mai. Anzi, non ci vanno proprio mai, visto che un brano si vende quando dopo un breve ascolto si e' gia' in grado di fischiettarla, dimostrazione del fatto che: 1) e' una roba scopiazzata, e quindi per nulla originale, oppure 2) e' una roba talmente semplice da essere compresa immediatamente.

Detto questo pero', io non sottovaluterei il marketing. Nelle serate impegnative amo ascoltare l'improponibile jazzista. Mi aiuta a capire e ad imparare. Ma in genere non mi dispiace affatto la gioia e pace interiore che provo nell'ascolto di qualcosa che suona gia' familiare, semplicemente perche' e' gia' nelle mie orecchie ancora prima che venga commercializzato.

Insomma, e' come appisolarsi davanti all'ennesima replica del tenente colombo. Niente di istruttivo o culturale, ma quel torpore al calduccio del mio divano, mentre fuori magari piove a dirotto... be'... e' impagabile!

dario ha detto...

Boh... mi pare che Craxi sia fondamentale nella comprensione della politica italiana attuale. E che Berlusconi lo sia per quella futura. Ma questa considerazione non li rende dei bravi statisti.

Cannibal Kid ha detto...

concordo in pieno nel giudizio sui queen, sicuramente il gruppo più sopravvalutato nell'intera storia della musica

tra le poche cose che salvo: "who wants to live forever", forse grazie al film la meglio gioventù..

Maurizio Pratelli ha detto...

epperò nemmeno a me, e ti dirò che una passata a queen live killers io ogni tanto la do.

Shur ha detto...

Ciao a tutti e scusate se mi intrometto.
Concordo pienamente con "Euterpe": I Queen hanno raggiunto una popolarità che non si può trascurare...
Durante il periodo dell'adolescenza ricordo che non potevo sopportarli, ma più per una questione personale, perchè nel periodo in cui raggiunsero l'apice e successivamente la morte di Freddy, non si faceva altro che parlare di loro ed io non amo seguire la massa. Per me l'ascolto di un gruppo deve essere vissuto intimamente ed in quel periodo di intimo non riuscivo a trovare nulla, al contrario riuscivo a provare solo disgusto.
La stessa cosa ad un certo punto mi è successa con i Guns N'Roses.
Detto questo però, a mio parere l'affermazione di "Anonimo" lascia il tempo che trova.
Ok, il rock non nasce sicuramente da loro, ma ora come ora riesco ad essere più obiettivo e a dire che i Queen ci hanno lasciato delle canzoni di tutto rispetto come "Under Pressure".
Questa canzone, per citarne una, nata dalla collaborazione fra Freddy Mercury e David Bowie non ha bisogno di presentazioni, e personalmente la ritengo un capolavoro, una prefetta alchimia fra impalcatura musicale e profondità del testo: senz'ombra di dubbio un brano di grande spessore e di grande attualità!
Infine, forse per deformazione professionale poichè sono un chitarrista solista, mi viene anche da dire:".... e Brian May dove lo mettiamo?".
Un saluto a tutti.