8 ott 2009

Partito Democratico dì qualcosa di...politica

Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano bisognerebbe che diventassimo seri e lungimiranti. Lasciamo Berlusconi e la sua armata alle loro polemiche, e lavoriamo seriamente in vista delle prossime elezioni amministrative. Berlusconi sobillerà "il popolo" e trasformerà le elezioni in un referendum sulla sua persona. Da ieri è cominciata la campagna elettorale che sarà la più dura e violenta della storia repubblicana. Questa volta sarà anche molto pericolosa proprio per la democrazia e non è il solito "al lupo al lupo", questa volta è sul serio.
Quindi l'opposizione almeno quella seria, visto che mi sembra di tutta evidenza che Di Pietro e Berlusconi nei fatti sono uguali, dovrebbe parlare di politica, esporre un proprio progetto. Se così non faremo perderemo le elezioni e cosa più grave Berlusconi vincerà e "legittimato dal popolo" potrà continuare indisturbato la demolizione delle malridotte istituzioni democratiche residue di questo paese. Lo scenario evocato sul blog dell'amico "Russo" a quel punto rischierà di avverarsi completamente anche negli ultimi fotogrammi.


16 commenti:

dario ha detto...

E quindi chi e' l'opposizione vera?

dario ha detto...

Berlusconi dice che i membri della consulta sono di Sinistra.
Certo non sono del PD, altrimenti avrebbero fatto passare il lodo alfano rimanendo assenti.

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Non riesco proprio a seguire il filo logico del tuo ragionamento.
Malgrado a me Di Pietro non piaccia, non capisco in base a quali criteri tu lo assimili al signor B.
1) Possiede anch'egli tre canali televisivi nazionali?
2) Possiede egli uno dei gruppi editoriali più grossi d'Italia?
3) Possiede o controlla indirettamente almeno tre quotidiani e altri periodici vari?
4) Possiede, aldilà del settore dell'informazione, un impero economico con interessi bancari, assicurativi e quant'altro?
Non mi pare, e quindi, senza neanche entrare nel merito sui suoi comportamenti politici, è evidente ch essi non sono in alcuna misura assimilabili. Se non altro, perchè dal punto di vista oggettivo, qualque cosa essi dichiarano, la capacità di fornirle una risonanza mediatica straordinaria nel caso del signor B., Di Pietro, suo malgrado, non la ha.
Passiamo adesso a confrontarlo con il PD sulla base dei comportamenti politici, Credo che molti dei tuoi stessi lettori esprimerebbero un'opinione esattamente opposta alla tua: attenendoci non a un sentimento vago, ma sulla base degli atti fin qui compiuti in questa legislaztura, mi pare che la capacità di coerenza dimostrata dal PD sia prossima a zero. In quanto a coerenza, mi pare che IDV con il PD vinca facilmente.
Mi pare che tu ti fai influenzare dal giudizio apparentemente aprioristico che dai su Napolitano: poichè Di Pietro lo attacca, Di Pietro è cattivo. Entrando nel merito degli atti compiuti da questo Presidente della Repubblica, altri potrebbero essere i giudizi, senza entrare nel merito ognuno può esprimere le sue inclinazioni, ma non stiamo evidentemente più parlando di politica.

dario ha detto...

Mah, a dire il vero nemmeno a me piace DiPietro.
Certo che pero', se le cose non cambiano radicalmente, mi sa che lo votero' alle prossime politiche, perche' davvero io non credo che riuscirei a mettere una croce sul simbolo di quelli che hanno consentito che passasse lo scudo fiscale. Se ci fosse stata IDV al loro posto, questo non sarebbe successo.

Euterpe ha detto...

Io sono molto preoccupato anche per il nuovo segretario del PD.Voi avete tutta questa fiducia in Bersani?Onestamente io non riesco a darmela.Il problema grosso all'interno dell'opposizione di centro-sinistra è la mancanza di una figura in grado di indicare un programma che superi l'antiberlusconismo e che faccia piazza pulita dei bizantinismi che hanno fino ad ora impallinato ogni candidato.Prima di sconfiggere Berlusconi il pd deve sconfiggere il proprio autolesionismo

dario ha detto...

Una cosa mi ha stupito, ieri, mentre aspettavo la sentenza. Le parole di Franceschini:
"una bocciatura del Lodo Alfano potrebbe spingere Silvio Berlusconi a reagire in un modo poco democratico".
D'accordo, lo pensavamo tutti. Ma detto dal leader del PD non suona un po' come terrorismo verbale? come un tentativo condizionamento della consulta a favore dell'approvazione del lodo Alfano? Se avesse detto la stessa cosa Berlusconi sarebbe stata interpretata come una minaccia di ritorsione.

Ma siamo poi sicuri che Franceschini non stia facendo il gioco di Berlusconi? Siamo poi sicuri che se la democrazia e' (per ora) salva e' solo merito dei giudici, mentre la casta politica non fa altro che instaurare una oligarchia poggiata su basi mediatiche? Una oligarchia che comprenda PDL e PD, in un teatrino di burattini che non fanno altro che ridurre la nostra liberta' per fare i loro porci comodi alla luce del sole?

Meno male che c'e' Di Pietro, dico io.

dario ha detto...

Euterpe, secondo me una figura nel PD c'e'. Dal canto mio do' il mio contributo andandola a votare alle primarie, per le ragioni che dico qui:
http://radiciitaliane.blogspot.com/2009/09/perch-votare-ignazio-marino-alle.html

silvano ha detto...

Io non faccio politica attiva, almeno nel senso che non sono iscritto ad alcun partito, e però vedo le cose e leggo. Guardiamo oggettivamente alla somiglianza fondamentale tra Di Pietro e Berlusconi: l'attacco ignobile e inqualificabile alla Presidenza della Repubblica come Istituzione democratica. Qui non c'entra nulla Napolitano, il loro è un attacco alle istituzioni. Il fatto che le attacchino per ragioni diverse è secondario. Hanno l'obiettivo di indebolire quel po di democrazia e regole che sono rimaste. Hanno la stessa visione della politica come personalismo, sono entrambi demagoghi, hanno entrambi disprezzo di qualsiasi regola, sono spregiudicati e cinici, non hanno senso dello Stato, sono due fascisti. Certo Berlusconi usa il manganello elettronico mentre Di Pietro, avesse la forza, metterebbe in galera mezzo paese ed userebbe quello di legno degli anni '20.

I distinguo che hai elencato sono veri, ma l'essenza dei due personaggi mi sembra indistinguibile.

dario ha detto...

Silvano, io non credo che l'operato del Presidente della Repubblica non sia criticabile. Certo bisogna accettarlo, finche' non si risolve la situazione in modo legale. Ma dire che l'interpretazione del Presidente della Repubblica sul lodo alfano e' una interpretazione sbagliata mi pare un diritto di tutti. DiPietro compreso.
Del resto, se vogliamo proprio guardare, il Presidente della Repubblica e' una delle quattro cariche dello stato che avrebbe beneficiato del lodo Alfano, e quindi mi pare che ci fosse un conflitto di interessi che rendeva questo caso assolutamente eccezionale.

Detto questo, secondo me, la differenza tra DiPietro e Berlusconi e' che uno rema per la legalita', l'altro rema per il suo porco interesse.
Poi magari hai anche ragione dicendo che se DiPietro avesse i numeri sarebbe diverso. Ma finche' i numeri non ce li ha, questo e' solo un sospetto.

silvano ha detto...

Mi fa piacere Dario che ti sia venuto il dubbio che la pericolosità o meno di Di Pietro sia legata ai suoi numeri e non alla sua essenza.

dario ha detto...

Silvano, io non parlavo di DiPietro in quanto biologicamente essere umano, ma di DiPietro come uomo politico. Evidentemente l'essenza di qualunque uomo politico sta nei suoi numeri. Che' se ha i numeri governa, se no fa opposizione. Se ne ha ancor meno allora va a casa con la coda in mezzo alle gambe.

Comunque io ho detto che "magari hai anche ragione". Insomma, tu ipotizzi che se avesse i numeri eccetera eccetera. Siccome i numeri non ce li ha, io non ho capacita' di smentirti definitivamente, ne' tanto meno ho voglia di farlo. Francamente non mi importa stabilire se DiPietro sarebbe onesto se ricevesse una consistente quantita' di voti. Non mi interessa perche' so che non c'e' una macchina in grado di farlo.

Ma se tu ti fidi solo di chi ha i numeri, come ad esempio Bersani, come si potrebbe mai cambiare le cose? Anche tu voti per una oligarchia immutabile nel tempo? Perche' andare a votare, allora?

Silvano, mi pare che parli come un politicante.

In altre parole, che soluzione daresti a questi problemi? Che Di Pietro se ne stia zitto, che Franceschini evochi l'armageddon e che la Consulta votasse a favore dei porci comodi di Berlusconi? Non ti riconosco piu'.

silvano ha detto...

Allora mi dispiace che non mi riconosci più (tra l'altro non era centrale nel mio post Di Pietro) ma quello che voglio dire è rifacciamo politica, rifacciamo politica a tutti i livelli, anche dai nostri blog. Non facciamo che l'essenza della politica che facciamo si riduca al se sia meglio Bersani, Marino o Franceschini. Chinque dei tre che vinca io starò con lui, senza se e senza ma. Smettiamo di parlare di Berlusconi (lo so io per primo lo faccio tutti i giorni, ne sono drogato e dopo questi proclami magari nemmeno riuscirò a mantenere l'impegno...sigh!!!).
Quelle che mancano sono le idee non solo dei dirigenti ma anche della base. Le nostre idee. Dove sono finite? Riusciremo a tirarle fuori? Riusciremo a porle all'attenzione dei nostri dirigenti o refernti politici?
Non lo so, sul serio.

dario ha detto...

Cazzo, Silvano. Le idee.
Non e' vero che io di idee non ne ho. Sono i politici che mi rappresentano che invece non ne hanno.
Cioe', ad esempio, sul tema dell'ecologia, del testamento biologico, del nucleare, della scuola... su un sacco di temi io ho le idee chiarissime. Pero' Bersani invece non le rappresenta. Anzi, peggio. La mozione Bersani e' divisa e quindi non dichiara quale sia l'idea predominante. Lo stesso per Franceschini. Invece Marino dice dei si' e dei no secchi. Condivisibili o no, ma li dice. E si da' al caso che siano gli stessi si' e no miei. Le stesse idee. Non totalmente, ma quasi. Ad esempio io proporrei un sistema elettorale proporzionale, lui invece dice che si va per il maggioritario. Pero' almeno lui lo dice. Lui ce le ha le idee. Io ce le ho le idee. Quelli che non hanno idee sono Franceschini e Bersani. E tu, non lo so, ma se dici che tu non le hai le idee, sara' pure vero.

Il fatto e' che se vince Franceschini o vince Bersani, be', io non saro' con loro, perche' loro non hanno le idee, e dove le hanno non coincidono con le mie. Magari poi li votero' lo stesso, per mancanza di alternative migliori, magari no, ma non e' questo il punto. Il punto e', come dici giustamente tu, il ritorno della politica nelle mie mani (di me in quanto cittadino della repubblica). E con Franceschini o Bersani questo non avverra', perche' sara' tutto in mano a qualcuno che, se decide, non decide per me.

Marino? Come Di Pietro, mi dici che magari domani cambiera'. Ma finche' cio' non avviene, io mi fido di lui, perche' e' la svolta. Non solo la svolta per il PD, in cui, per ora, non credo per niente. Ma la svolta per l'intera politica italiana, perche' e' uno che rappresenta le idee del suo popolo. Berlusconi non rappresenta niente, cosi' come niente rappresenta Bersani o Franceschini.
No, io voglio scegliere. Col cazzo che accetto tutto cio' che viene dalle primarie.

Addirittura il tuo buon Bersani propone di abolire le primarie. E allora perche' andare a votare alle politiche, a questo punto?

antonio ha detto...

"Hanno la stessa visione della politica come personalismo, sono entrambi demagoghi, hanno entrambi disprezzo di qualsiasi regola, sono spregiudicati e cinici, non hanno senso dello Stato, sono due fascisti."...

Mi pare che qui si esageri e che queste affermazioni siano spinte più da odio nei confronti di DiPietro che da una razionale riflessione. Insomma qualcosa di buono l'ha fatto, se non altro mettere in galera o condannare un po' di lestofanti della Prima Repubblica.

Come ho già scritto non lo ritengo il salvatore della patria ma definirlo come l'hai definito tu mi sembra eccessivo. Ad esempio apprezzo molte delle sue iniziative, anche se a volte le espressioni usate sono un po' eccessive, come ho apprezzato la raccolta firme contro il Lodo Alfano (dove sono andato a firmare). Apprezzo la candidatura di DeMagistris. Apprezzo la diefsa della legalità e non penso al manganello, come invece tu cerchi di evocare (in relazione a DiPietro). Apprezzo che denunci senza mezzi termini il piduista amico di mafiosi, corruttore di giudici, evasore fiscale e gran puttaniere che è Berlusconi, cioè la verità. Hai mai sentito uno del PD dire una cosa del genere? Perché non dovrebbero farlo, visto che è la verità?

Per quanto riguarda le critiche al Presidente della Repubblica vatti a leggere su Micromega le parole della Hack: "Pertinio e Scalfaro non avrebbero firmato". Parole sue. Anche lei irrispettosa e fascista? E poi non capisco perché non si possa criticare il Capo dello Stato. Mi pare che in Italia esista la libertà di parola e di critica. No? Ora che figuraccia ha fatto Napolitano con tutti gli occhi del mondo addosso e lui che ha firmato un qualcosa di palesemente incostituzionale al primo colpo (addirittura l'articolo 3, risultato di millenni di passi avanti nella storia umana).

Anche a me piace Marino ma non penso che vincerà. Per inciso, non sono del PD (anche se ho votato Prodi) e non lo sono perché la gente del PD ha fatto cadere il governo Prodi due volte e perché ha regalato l'Italia al Berlusca. Credo che avesse ragione Grillo quanto in una delle sue sparate (spesso cazzate) ha detto: "Meglio un nemico certo che un finto amico!". Il nemico certo è Berlusconi, l'amico finto è il PD, Bersani, Franceschini, Rutelli, D'Alema, Violante, Veltroni. Gente che ha inabissato Prodi, l'unico in grado di battere Berlusconi.

Scusa ma quando parli di opposizione vera a chi ti riferisci? A questi signori qui? Sei mai andato su youtube a guardare il video in cui Violante dichiara che il centrosinistra aiuta Berlusconi dal 1994 (http://www.youtube.com/watch?v=swntE1iWB5Y). Questi sono gli stessi che presumibilmente (anche se spero di sbagliarmi) faranno vincere Bersani o Franceschini e perdere Marino.

silvano ha detto...

@Antonio: Di Pietro non mi piace non solo razionalmente ma anche visceralmente, nella mia foga contro il personaggio c'è anche questa componente. Detto questo non ritengo sia lui il PROBLEMA. C'è anche qualcosa di valido oggettivamente nell'IDV e cioè De Magistris. Personalmente mi auguro che quel partito cresca e smetta la connotazione personalistica.
ciao.

silvano ha detto...

Dario, sto guardando anno zero e sì c'è qualcuno di peggio, molto peggio di Di Pietro: l'avv. Niccolò Ghedini.