9 ott 2009

Libertà di informazione in Italia

A questo link potete trovare i files del dibattito che si è svolto ieri al Parlamento Europeo.
Fa impressione ascoltando i vari interventi sapere che stanno parlando dell'Italia e delle limitazioni di libertà che vigono in questo paese, il nostro paese.
Se uno non sentisse la parola "Italia" sarebbe naturale pensare che il parlamento europeo parlasse invece della Russia o della fragile democrazia di un qualche paese dell'Est.
Un dato su tutti: in Italia l''80% della popolazione ha come fonte pressochè esclusiva dell'informazione la televisione. Un dato che fa impallidire e che taglia la testa al toro sulle sterili affermazioni alla Minzolini o alla Vespa sull'esistenza di una piena libertà di informazione in Italia.
Inutile ricordare che il gruppo del Presidente del Consiglio possiede 3 reti nazionali, ne controlla almeno 2 pubbliche, e poi essendo il primo gruppo per raccotla pubblicitaria in Italia condiziona e controlla le piccole tv locali e una buona fetta della stampa.
Come pensare che i cittadini italiani possano farsi liberamente un' opinione propria non avendo fonti di informazioni plurali a disposizione?

3 commenti:

giudaballerino ha detto...

Sembra che gli unici a non rendersi conto delle gravi limitazioni al pluralismo in Italia siano gli italiani... questo mi fa avanzare il leggerissimo sospetto che ci sia qualcosa che non va... sic!

il Russo ha detto...

Ti sei dimenticato di dire tutto il controllo che ha nell'editoria con quotidiani, settimanali per casalinghe e libri (tipo Einaudi che si rifiuta di pubblicare Saramango perchè osava criticarlo), il quadretto che ne vien fuori é allucinante!

chiara ha detto...

Bingo Silvano: si leggono poco i quotidiai nazionali (che non fanno giornalismo ma fazionismo) figuriamoci quelli esteri che possono dare un parere più obiettivo.