27 ott 2009

Princesa- Fabrizio De Andrè


In questi giorni si fa un gran parlare di trans in relazione allo scandalo che ha travolto il Governatore del Lazio.
Ne parliamo, ne parlo, come di oggetti funzionali allo scandalo politico e di costume, non come di persone ma come di cose senza storia ed umanità.
Per umanizzarli e capire almeno un po' i drammi che essi vivono e mi affido allora alla voce di un grande poeta.

Princesa - F. De Andrè

Sono la pecora sono la vacca
che agli animali si vuol giocare
sono la femmina camicia aperta
piccole tette da succhiare

Sotto le ciglia di questi alberi
nel chiaroscuro dove son nato
che l'orizzonte prima del cielo
ero lo sguardo di mia madre

"che Fernandino è come una figlia
mi porta a letto caffè e tapioca
e a ricordargli che è nato maschio
sarà l'istinto sarà la vita"

e io davanti allo specchio grande
mi paro gli occhi con le dita a immaginarmi
tra le gambe una minuscola fica

nel dormiveglia della corriera
lascio l'infanzia contadina
corro all'incanto dei desideri
vado a correggere la fortuna

nella cucina della pensione
mescolo i sogni con gli ormoni
ad albeggiare sarà magia
saranno seni miracolosi

perché Fernanda è proprio una figlia
come una figlia vuol far l'amore
ma Fernandino resiste e vomita
e si contorce dal dolore

e allora il bisturi per seni e fianchi
in una vertigine di anestesia
finché il mio corpo mi rassomigli
sul lungomare di Bahia

sorriso tenero di verdefoglia
dai suoi capelli sfilo le dita
quando le macchine puntano i fari
sul palcoscenico della mia vita

dove tra ingorghi di desideri
alle mie natiche un maschio s'appende
nella mia carne tra le mie labbra
un uomo scivola l'altro si arrende

che Fernandino mi è morto in grembo
Fernanda è una bambola di seta
sono le braci di un'unica stella
che squilla di luce di nome Princesa

a un avvocato di Milano
ora Princesa regala il cuore
e un passeggiare recidivo
nella penombra di un balcone

o matu (la campagna)
o cèu (il cielo)
a senda (il sentiero)
a escola (la scuola)
a igreja (la chiesa)
a desonra (la vergogna)
a saia (la gonna)
o esmalte (lo smalto)
o espelho (lo specchio)
o baton (il rossetto)
o medo (la paura)
a rua (la strada)
a bombadeira (la modellatrice)
a vertigem (la vertigine)
o encanto (l'incantesimo)
a magia (la magia)
os carros (le macchine)
a policia (la polizia)
a canseira (la stanchezza)
o brio (la dignità)
o noivo (il fidanzato)
o capanga (lo sgherro)
o fidalgo (il gransignore)
o porcalhao (lo sporcaccione)
o azar (la sfortuna)
a bebedeira (la sbronza)
as pancadas (le botte)
os carinhos (le carezze)
a falta (il fallimento)
o nojo (lo schifo)
a formusura (la bellezza)
viver (vivere)

7 commenti:

amatamari© ha detto...

Una delle musiche e testi più belli di De Andrè!
Grazie

giudaballerino ha detto...

Inarrivabile De André, canzone meravigliosa

listener-mgneros ha detto...

Tutto assurdo: il fatto che abbia corpo di femmina e cazzo è motivo di attrazione e non ne' nego una possibile "voglia" il resto è sociologia e "comprensione" inutile, futile, e pietà di cui nessuno ha bisogno. Se sapessimo veramente fare i conti con le dispense oscure che il nostro respirare ci propone riusciremmo a sudare con dei motivi carnali e umani.
Invece sempre li a dire ti capisco...sarebbe neglio dire ti voglio, mi voglio così. Siamo tutti così sneza obbligo di esserlo.

Così schiavi di un precetto, di un catechismo.
Il ventre reclama onestà...
spesso ci scandalizziamo per battute e ironie, come pietosi pellegrini che vorrebbero curare le piaghe...ma le piaghe sono in una mentalità da "solidali" a rate, da Boy scout sinistrorsi e ridicoli...pizzicagnoli della perversione altrui, incapaci di andare oltre e guardare con un sorriso la nosta.

Niente contro De Andrè e niente contro Silvano.

"Se vuoi potrò occuparmi un ora al mese di te"...citando De André

Euterpe ha detto...

Canzone del 96....pensa che quando la trasmettevo il proprietario della radio in cui lavoravo all'epoca si incazzava perchè non voleva che la mettessi perchè De Andrè gli stava sulle palle.
N.B.Suo padre era candidato di Forza Italia.....

Leandro Giovannini ha detto...

Splendida questa versione dal vivo!

il Russo ha detto...

Canzone stupenda dell'ultima perla di De Andrè.

Anonimo ha detto...

cominciamo a dire LE transessuali, la prima confusione è questa.
chiunque abbia un minimo di interesse per l'informazione sa bene che I transessuali viceversa sono uomini con la cosina.
la sofferenza di una donna in transizione non credo sia nei contorni schifosi di situazione(società,prostituzione,maschi luridi etc.)ma nell'interno, nella consapevolezza di dover ricorrere ad artifici chirurgici per conquistare la normalità come donne. lep iù conosciute sono quelle sui marciapiedi, ma io conosco tra loro ragazze che oggi sono donne regolarmente sposate e con famiglia. ma quelle non fanno notizia, la tv preferisce dare spettacolo sulla sofferenza di quelle che se la passano male o vivono nella delinquenza.
nota: il faber ha aiutato davvero questa ragazza per il passo finale: l'operazione di vaginoplastica, come da lui detto in una intervista.

kunimitsu