12 apr 2009

L'editto Abruzzese dopo l'editto bulgaro

Secondo la Presidenza del Consiglio sembra che la libertà d'informazione, che le voci che non ripetono instancabilmente le litanie del coro e si pongano fuori, non siano da Tv pubblica. In particolare si riferisce a Santoro, reo d'aver criticato alcune disfunzioni e disservizi dei soccorsi pro terremotati, nell'ultima puntata di Annozero andata in onda.
Mi sembra che qui il problema non sia nemmeno più rappresentato da Berlusconi e dai vertici del Governo, ma addirittura dalla maggioranza delle persone che dinanzi a due verità o alle diverse sfaccetatture di una libertà, si fa prendere dall'ansia e non sopporta di dover pensare e dover fare delle considerazioni personali (non sia mai, se il pensiero non è omogeneizzato e pronto per l'uso non siamo più capaci di gestirlo).
Aggiungerei che la maggioranza degli italiani in fondo ama immensamente essere rappresentata come il coro dei media l'ha raccontata in questi giorni: solidale, efficiente, e che nel bisogno ritrova unità e fratellanza. Insomma nulla di nuovo se non il vecchio adagio: ITALIANI BRAVA GENTE.

5 commenti:

Lucien ha detto...

Ho visto la puntata e fin dall'inizio si è capito che era rischioso raccontare la pura verità e cioè che in una zona a rischio da mesi non esisteva un vero piano di emergenza. Bastava ascoltare senza pregiudizi i racconti dei testimoni e ciò che ha detto Enzo Boschi.

silvano ha detto...

Anch'io ho visto la puntata, e anche se Santoro non mi entusiasma, è stata una vera trasmissione di giornalismo d'inchiesta. L'impreparazione e la sottovalutazione dei rischi è stata totale ed ai limiti del criminale.
Questo da fastidio...

Matteo Porretta ha detto...

purtroppo vi è una totale mancanza di razionalità quando si guarda annozero. Il punto di vista di giovedì scorso era chiarissimo ed è stato ribadito più volte da Santoro: nessuno mette in dubbio l'efficacia dell'intervento e il sacrificio dei soccorsi. Il problema è culturale e generalizzato. Non è vero che il terremoto non si può prevedere. in una zona ad alto rischio è quasi certo che prima o poi accada. Ciò deve bastare a prendere le necessarie precauzioni sia per prevenire i danni che per organizzare i soccorsi. Ma in Italia non vengono bene accettati coloro che fanno polemica, che poi sono quelli che problematizzano le questioni

silvano ha detto...

In effetti Matteo, vanno molto gli yes-men, gli altri danno noia.

zefirina ha detto...

io da parte mia e a questo punto mi ritengo fortunata: sono stonata e quindi non posso far parte del coro