8 dic 2009

Hulk Ronaldo ed il doping nel calcio


Guardando questa immagine mi vengono due considerazioni.
La prima: il calcio mi sembra stia diventando sempre più uno spettacolo televisivo, anzi un videogioco da play station.
La seconda: ma quando qualcuno si deciderà ad indagare seriamente il fenomeno del doping nel mondo miliardario dei pallonari? I giornalisti sportivi, nella quasi totalità buffoni di corte e cortigiani, altro non fanno se non recitare il mantra che il calcio è uno sport pulito.
D'accordo che il circensem non passa mai di moda ma sarebbe il caso di fare un po' pulizia, se non altro per evitarsi la patetica pubblicità televisiva dove un gruppo di dopati miliardari si schierano a parole contro le droghe.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

da http://www.ansa.it/salute/regionali/liguria/20091120211534984737.html
LIGURIA
DOPING: GUARINIELLO, COMBATTERE ABUSO FARMACI NELLO SPORT
(ANSA) - GENOVA, 20 NOV - ''Non va combattuto solo il doping, ma anche l'abuso di farmaci leciti. E a farlo deve essere la giustizia ordinaria, perche' quella sportiva non ha gli strumenti per essere efficace''. Parole del procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello, intervenuto questo pomeriggio a Genova al convegno 'Un calcio alla sla'. ''La giustizia ordinaria puo' fare perquisizioni, intercettazioni e interrogatori, quella sportiva praticamente nulla'', ha spiegato il magistrato, sottolineando l'importanza di un impegno concreto nella lotta al doping e all'abuso di farmaci nello sport. ''A dire che l'uso improprio di farmaci e' un reato - ha proseguito Guariniello - e' stata la stessa Cassazione'' (nella sentenza relativa al processo sul doping che vedeva coinvolta la Juventus). ''In quella sentenza si diceva che somministrare o assumere farmaci al fine di alterare una prestazione sportiva e' frode, anche se in quel caso il reato era stato prescritto''. Un concetto importante secondo il magistrato, che ha poi posto l'attenzione sui rischi che corrono i piu' giovani: ''Ad esempio abbiamo riscontrato casi di ragazzi che acquistano integratori su internet e questi in realta' contengono anabolizzanti''. Per Guariniello e' importante sviluppare una cultura tra i giovani che li aiuti a evitare certe situazioni e per farlo servono campagne di informazione e sensibilizzazione. (ANSA). YL4-BOA
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 20/11/2009 21:15

gigi ha detto...

Non credo che negli sport più importanti si possa più tornare indietro. Gli atleti sono diventati uno strumento degli sponsor per attirare sempre più introiti. Chi vuole rimanere pulito e denunciare fa la fine di zeman o di cassano, emarginato perchè è un personaggio non gestibile, ma questo accade aldilà dello sport.
Il cambiamento avvenuto nello sport rispecchia pari pari quello avvenuto nella società, solo che è più evidente perchè è sotto gli occhi di tutti. E' la società che è dopata...Chissà che tornando ad una vera cultura sportiva non si possa costruire anche una società migliore...

Tant'è che pur essendo appassionatissimo di calcio (gioco almeno 1-2 volte a settimana),
non guardo calcio in tv se non in occasione di europei e mondiali.
Ronaldo?...no grazie..di ronaldo ce n'è solo uno, e non è portoghese!! :)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

In effetti io Cristiano Ronaldo lo ricordavo più mingherlino.....

Cannibal Kid ha detto...

beh, avrà fatto solo un pochino di palestra, no?
come del piero che qualche stagione fa si era trasformato improvvisamente da ragazzetto pelle e ossa a terminator parte seconda..

dario ha detto...

Mah, caro Silvano, sono perplesso.
I motivi per cui non ci piace il doping sono:
1) fa male e quindi non ci piace vedere i giocatori trasformati in carne da macello.
2) ci piace l'agonismo, cioe' la sperimentazione dei limiti fisici cui un atleta puo' arrivare - di conseguenza non ci piace che tali limiti vengano alterati artificialmente
3) non ci piacciono le cose che sono contro le regole, perche' non le possiamo controllare.
4) l'uso di droga da parte di un modello puo' indurre all'uso di droga da parte di chi quel modello segue.
...

A me pare che, doping o non doping, queste motivazioni non si possono applicare al calcio.
1) i giocatori sono comunque trasformati in carne da macello, anche se la cosa non mi fa provare empatia, dato quello che si guadagnano
2) il calcio, a questi livelli, non ha niente di agonistico, ma e' tutto un mercato.
3) dati i soldi che ci stanno sotto, le regole sono del tutto artificiose
4) se uno sceglie un calciatore come modello, l'uso di droga mi pare comunque il minore dei mali.

Insomma, penso che l'uso di droghe sia una porcheria. ma penso che in generale il calcio stesso sia una porcheria.