3 dic 2009

La critica ed il controllo dell'opposizione

Stavo ieri sera guardando la televisione con mia moglie.
Otto e mezzo, ospite in studio Dario Franceschini.
Giornalista ospite della trasmissione Massimo Franco del Corriere della Sera.
Franco e la Gruber bombardano di domande inutili, ma capziose e occhiute, il povero Franceschini.
Mia moglie volta lo sguardo dalla tv e mi dice: "L'Italia è l'unico paese al mondo dove la stampa invece di controllare e criticare l'azione del Governo controlla e critica l'opposizione".
Mia moglie in effetti ha il dono della sintesi.

10 commenti:

Alberto ha detto...

Per fortuna che era Massimo Franco del Corriere della Sera...

vale ha detto...

Decisamente.
Ciao, Vale

Euterpe ha detto...

Per fortuna che era la Gruber...su Italia 1 cosa facevano crocifissione in diretta?

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Non ho seguito la trasmissione, ma non mi pare che ci sia qualcosa di male nel criticare anche l'opposizione. Oppure vogliamo sostenere che chi si dichiara all'opposizione (che è comunque diverso dall'esserlo effettivamente...), per questa stessa ragione è al di sopra delle critiche. Poi, nel merito, può anche darsi che si trattasse di critivhe capziose, ma da qui a concludere che le critiche vanno fatte solo a chi governa, ce ne dovrebbe passare!

silvano ha detto...

Nessuno ha detto che ci sia qualcosa di male a criticare l'opposizione.
Si cercava di dire che è anomalo che non si critichi il governo.
Perchè singolare, in questo paese, è che quando la sx sia al governo, giustamente la si critichi, e poi che quando la dx sia al governo, ancora si critichi esclusivamente la sinistra che è passata all'opposizione.
La funzione di controllo della libera stampa tipica nei sistemi anglosassoni, ma credo anche nelle democrazie altre da quella italiana, è essenziale alla libertà.
Si suppone infatti che le decisioni pregnanti per la politica del paese, in campo economico, politica interna, politica estera le assuma il Governo in carica e non l'opposizione.
Mi sembra che negli Stati Uniti la stampa criticasse Bush quando questi era Presidente e non Obama, parimenti mi sembra giusto che ora la stampa critichi Obama e non Bush.

giudaballerino ha detto...

@vincenzo: il problema è che si critica SOLO l'opposizione (o comunque quella cosa che si definisce tale)

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Nel merito della specifica trasmissione, non credo proprio. Ottoemezzo è diventata soprattutto una trasmissione che trovo noiosa, ma non mi pare che sia schierata col signor B. : forse voi la seguite raramente.
In quanto ad Obama, negli USA c'è una "piccola" differenza: chi perde, va a casa, mentre qui da noi abbiamo i politici a vita, di volta in volta al governo o all'opposizione. Credetemi: è un bene criticarli, si può anche fare l'oppositore a vita, una vera professione a carico dei contribuenti.

emma ha detto...

visto che sono stata tirata in ballo in questo post, se permettete dico quello che penso e che trovo strano (poi magari pensate pure che SIlvano ha una moglie gretta e di ristrette vedute): trovo singolare in effetti - caro Vincenzo - non che si critichi l'opposizione, ma che la suddetta venga sempre e comunque criticata qualunque cosa dica, qualunque cosa faccia - o non faccia - a meno che non si tratti di Di Pietro perchè comunque quello in televisione fa ascolti, visto che è molto pittoresco - anche se non mi trova sempre d'accordo. quanto al programma della gruber lo guardiamo abbastanza spesso, è noiosetto e lei è piuttosto saccente, ma talvolta ha degli spunti interessanti. Direi però che quasi tutta LA SETTE - a cominciare dal suo odioso direttore di Tg Piroso - è se non schierata con il signor B almeno non imparziale. Fa eccezione Gad Lerner, ma quello,almeno per me,è un fuori-quota, (nel senso che è molto bravo.
I politici a vita è vero, ci sono in Italia, ma io credo che ciò che dovrebbe decidere il loro ritiro o meno dalla scena pubblica sia la loro professionalità e capacità e anche qualcosa che si chiama onestà e moralità (e non solo l'aver preso un voto in più o in meno).

Vincenzo Cucinotta ha detto...

@Emma
Penso che alla fine, siamo abbastanza d'accordo: la critica fatta ai comportamenti degli uomini pubblici, e segnatamente ai politici, sia della maggioranza che dell'opposizione possono aiutare proprio a definire, aldilà dei consensi elettorali, se essi abbiano capacità e moralità sufficienti per continuare in questa particolare attività.

ps. Concordo al 100% sul giudizio su Piroso: credo che abbia paura di essere sostituito, tanto che si è parlato anche di Mentana. Questo può spiegare, ma non certo giustificare, il suo peggioramento recente, tutto preso dalla fatica a non scontentare nessuno, e particolarmente il signor B.

Anonimo ha detto...

A sostituzione di Piroso si parla di Piero Vigorelli: fedele berlusconiano!

fonte (19/11/09): http://www.investireoggi.it/forum/la7-pronta-saltare-anche-la-testa-di-antonello-piroso-coraggioso-direttore-de-la-vt48826.html