Cominciano sui giornali le indiscrezioni sui siti delle nuove centrali nucleari italiane. Inutile ricordare che anche sul nucleare siamo un paese in controtendenza rispetto agli altri europei. Dove infatti gli altri dismettono, noi progettiamo e spendiamo (non ho usato il verbo investire perchè non fa parte della cultura italiana di questi anni).
Sembra che quasi certamente una centrale verrà costruita in Veneto (la Regione Veneto è una delle pochissime che non ha fatto ricorso contro la nucleirizzazione del suo territorio) e dato che la tecnologia nucleare necessita di grandissime quantità d'acqua è molto probabile che verrà edificata nella zona del delta del Po.
Non temo disastri nucleari, ma bensì disastri ambientali. Alla fine siamo un paese con ormai le pezze al culo e la centrale/le centrali si esauriranno in un nulla di fatto e con un grandissimo dispendio economico ed ambientale. Il nucleare non porterà nulla se non allo spreco di un ambiente bellissimo, il parco naturale del delta del Po, uno dei pochissimi rimasti in questo Veneto terra di capannoni in via di abbandono.
Sembra che quasi certamente una centrale verrà costruita in Veneto (la Regione Veneto è una delle pochissime che non ha fatto ricorso contro la nucleirizzazione del suo territorio) e dato che la tecnologia nucleare necessita di grandissime quantità d'acqua è molto probabile che verrà edificata nella zona del delta del Po.
Non temo disastri nucleari, ma bensì disastri ambientali. Alla fine siamo un paese con ormai le pezze al culo e la centrale/le centrali si esauriranno in un nulla di fatto e con un grandissimo dispendio economico ed ambientale. Il nucleare non porterà nulla se non allo spreco di un ambiente bellissimo, il parco naturale del delta del Po, uno dei pochissimi rimasti in questo Veneto terra di capannoni in via di abbandono.
5 commenti:
La corsa al nucleare è una delle idee più folli che possano venire di questi tempi
Non è la prima volta che spunta un’ipotetica mappa del nuovo nucleare italiano: qualche settimana fa a diffonderla era stata Greenpeace, che aveva rispolverato la vecchia mappa del nucleare del Cnen, voluta dal Governo Cossiga nel 1979, e il rapporto dell’Enea, del 2007, sulla vulnerabilità delle coste (con molta probabilità le centrali, che hanno bisogno di grandi quantità di acqua per completare il ciclo di raffreddamento, dovranno essere costruite in prossimità del mare o di un fiume). La lista dei Verdi è un po’ diversa e comprende le centrali nucleari della stagione chiusa con il referendum del 1987.
Insomma, credo che sia impossibile che questi siti siano già stati definiti. I siti non li sceglie Enel, ma il governo. Sono le classiche notizie scritte per creare clamore.
Mottarello nessun clamore, leggo anch'io i giornali. Erano considerazioni e basta. Non mi cambia molto se la fanno sul delta del Po o 100 km più in qua o più in la. Il problema è che lo scempio ambientale e lo spreco di soldi pubblici ci sarà. Tutto questo per delle centrali che nemmeno mai funzioneranno: questo è il dramma. Noi come paese ci assumeremo tutti i richi ed i costi delle centrali e nessun vantaggio (leggi energia). Le centrali nucleari sono affare per paesi seri non di quaqquaraquà.
dai, speriamo che prima che inizino i lavori cambi governo, anche se...mah!
considera anche un'altra cosa..le centrali nucleari hanno un incrdibile bisogno di acqua..la legge per privatizzare gli acquedotti acquista un ulteriore senso,o no? che disastro...
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